Una domanda che in questi giorni me la pongono e continuano a chiederselo in molti e che senza dubbio non fa dormire sonni tranquilli al nostro Presidente del Consiglio, leader massimo di Fratelli d’Italia, prima donna della storia a ricoprire la più alta carica dello Stato dopo quella del Presidente della Repubblica. Se Giorgia Meloni – è il dubbio angoscioso – non è riuscita a tenere insieme e pianificare il futuro del suo nido, del suo focolare, ma addirittura ha “licenziato” di colpo l’uomo, il giornalista Mediaset Andrea Giambruno, il suo compagno di vita e “pater familias”, come potrà tenere compatta la sua non granitica maggioranza di centro destra, ministri irruenti come Salvini, per citare un nome a caso. Essere credibile, in questi tempi grami per la sanità, l’economia, il lavoro ed inumane, infami guerre, sangue innocente, terrorismo ovunque?
Per non parlare dei suoi lunghi, non facili viaggi all’estero, incontri con altri capi di Stato in Europa, Asia, Africa, Cina, India, Emirati, le due Americhe? Un anno fa aveva vinto alla grande le elezioni, sorrisi, strette di mano, una campagna elettorale dove prometteva di risolvere, con troppa superficialità, tutto quello che non andava al grido di “Io sono Giorgia, sono una donna, sono una madre, sono cristiana”.
Interviste a valanga, foto della famiglia a gogò, a terra, in volo, a mangiare la pizza a New York, anche un libro-intervista con lo stesso slogan “Io sono Giorgia, io sono…”. Giambruno da lettore del tg nel pianeta Berlusconi è promosso conduttore di un programma di cronaca e costume. Come Napoleone tre volte sull’altare, tre volte… Destino beffardo ha voluto che fosse proprio il mondo Mediaset a promuoverlo e Striscia la notizia a farlo (momentaneamente?) cadere.
Il suo inventore Antonio Ricci, intervistato in mezzo a questo polverone parlando “dell’ira funesta” di Giorgia madre, umanamente comprensibile, ha dichiarato “un giorno Giorgia mi ringrazierà”.
Mussolini amava dire “gli italiani sono un popolo ingovernabile”. Aveva ragione?