La chiesa di Sant’Ampelio è un luogo di culto cattolico situato nel comune di Bordighera, presso Capo Sant’Ampelio, al termine del lungomare Argentina. L’edificio e la zona circostante fanno parte dei beni tutelati dalla Soprintendenza per i beni archeologici della Liguria.
La figura di Sant’Ampelio, patrono di Bordighera, secondo la leggenda consisteva in un eremita che approdò a Bordighera nel V secolo dall’Egitto, portando con sé i semi delle prime palme da dattero. Ampelio si stabilì in una grotta tra gli scogli, sopra la quale venne edificata la Chiesa che oggi conosciamo.
L’edificio, costruito in stile romanico, risale all’XI secolo. Fino all’anno 1296 fu sotto la giurisdizione della potente abbazia benedettina di Montmajour, in Provenza; a seguito di questa data, il monastero venne affidato all’abbazia di San Fruttuoso di Capodimonte di Camogli.
La Chiesa venne ingrandita nel XV e XVII secolo, periodo a cui appartiene la statua in marmo raffigurante Sant’Ampelio presente sull’altare, e restaurata nel 1884.
Al di sotto della Chiesa è presente una cripta a due absidi, dotata di feritorie basse ed inclinate e piccole finestre affacciate sul mare; conserva, al suo interno, un blocco di pietra originario del vicino Comune francese di La Turbie. Questa pietra, secondo la leggenda, sarebbe proprio il “letto” su cui Ampelio si coricava ogni sera ed il punto in cui si esalò il suo ultimo respiro nel 428.
Nel 1140 la Repubblica di Genova, per punire gli abitanti bordigotti colpevoli di un’insurrezione, fece trasferire le reliquie del Santo nella vicina cittadina di Sanremo, dove furono collocate nella chiesa di Santo Stefano.
Nel 1258 i resti vennero portati nell’abbazia di Santo Stefano a Genova, città dove, attenendosi alla leggenda, Ampelio, fabbro di mestiere, divenne il protettore dei fabbri ferrai.
Nel 1947 l’arcivescovo di Genova, Giuseppe Siri, decise di restituire le ossa del Santo a Bordighera.
Ampelio tornò a casa il 16 agosto dello stesso anno per mare, trasportato da un battello appositamente incaricato. Le reliquie furono portate in processione fino alla Chiesa della Maddalena e depositate nella seconda cappella laterale di destra. Al suo interno, infatti, è presente una teca in vetro, contenente una statua in cera nella quale riposano i resti del Santo.
Nel 2014 fu nuovamente restaurata e la riapertura al pubblico avvenne l’anno seguente.
I festeggiamenti patronali della cittadina hanno luogo il 14 maggio non per casualità: fu proprio in questa data, di fatto, che le reliquie del Santo vennero trasferite da Sanremo a Genova.
Secondo la leggenda, inoltre, è merito di Sant’Ampelio se Bordighera oggi detiene il titolo di “Regina delle palme”, in quanto fu lui stesso a piantare la prima palma in città.