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Un arresto di dietro l’altro nella mattina di ieri ad opera del personale della Polizia di Frontiera di Ventimiglia diretto dal vicequestore aggiunto Martino Giorgio Santacroce. Ulteriormente implementati i servizi di vigilanza e ristrette ancor di più le maglie dei controlli in frontiera, anche alla luce della delicata situazione migratoria e in ottemperanza alle direttive impartite dal prefetto Romeo e del questore Peritore, in tema di Ordine e Sicurezza Pubblica in sede di Comitato. Durante scrupolosi controlli di retrovalico sono stati fermati, in differenti momenti, tre cittadini tunisini, in Italia senza fissa dimora, di età compresa tra i 27 e i 33 anni.

Condotti presso gli uffici di piazza Libertà, i medesimi sono stati sottoposti ad accurate verifiche tra cui rilievi fotodattiloscopici e accertamenti in Banca Dati SDI e Schengen. Proprio questi ultimi hanno permesso ai poliziotti di risalire all’identità dei soggetti e scoprire che ognuno di loro era già stato destinatario di provvedimento di respingimento coattivo verso la Tunisia, emesso dalla questura di Trapani ed eseguito con volo charter dalla frontiera di Palermo.

Stante quindi la loro presenza nuovamente in territorio italiano, per gli stranieri sono scattate le manette e attivate contestualmente le procedure per l’espulsione.

A seguito di processo per direttissima sono stati condannati dall’autorità giudiziaria e immediatamente accompagnati al C.P.R. di Caltanissetta per la successiva espulsione coattiva in Tunisia, a cura di personale della questura di Imperia.