“Oggi con la collega Chiara Gribaudo e il consigliere regionale ligure Enrico Ioculano sono stato nuovamente al Colle di Tenda in provincia di Cuneo dove si stanno svolgendo i lavori propedeutici al ripristino del collegamento con la Francia e la Liguria”, dichiara l’on. Andrea Orlando.
“Rispetto a luglio 2023 abbiamo constatato una maggiore attività, e ci è stato confermato che la data prevista per il termine dei lavori e l’apertura della nuova galleria è giugno 2024, un termine purtroppo diverso da quello indicato in luglio, al netto di modifiche nelle prossime conferenze intergovernative la galleria sarà comunque fruibile a senso unico alternato”, continua il deputato. “Permangono le preoccupazioni per l’ultimazione dei lavori per la riapertura della vecchia galleria, per i quali sono necessari oltre 100 milioni di euro da ripartire tra Francia e Italia. Solleciteremo le autorità competenti affinché siano individuate le risorse per la parte italiana e conclusa l’attività negoziale con la Francia. In assenza del doppio senso nella nuova galleria e della riapertura della vecchia, che in ogni caso non avverrà in tempi brevi, per giugno 2024 si presenterà un sostanziale ritorno alla situazione precedente all’inizio dei lavori”.
“In attesa del ripristino del collegamento è urgente un potenziamento straordinario del trasporto ferroviario che riduca l’impatto della situazione che si è venuta a determinare”, sottolinea Orlando. “In vista della stagione invernale è infatti necessario consentire un adeguato flusso turistico soprattutto per quello che riguarda le località sciistiche. Ci impegneremo con tutti i soggetti istituzionali coinvolti per rappresentare al meglio questa esigenza”.
“La giunta Toti continua a dimenticare il tunnel di Tenda, come se non riguardasse anche la Liguria. Ma questo collegamento è imprescindibile per i territori di confine e l’estremo Ponente. Sino a che non riaprirà il tunnel o perlomeno non sarà garantito il collegamento attraverso un potenziamento della via ferroviaria non smetterò di pungolare le autorità competenti. Capiamo che possono anche esserci dei ritardi nei cronoprogrammi ma occorre rimediare con soluzioni alternative. Su questo collegamento vivono interi paesi, intere comunità”, conclude il consigliere regionale Enrico Ioculano.