federazione operaia sanremese

Venerdì 13 ottobre alle ore 18 presso la Federazione Operaia Sanremese si terrà la conferenza “Scuola e Comunità: costruiamo insieme il futuro” promossa dal Partito Democratico di Imperia.

“È con grande soddisfazione che comunichiamo che parteciperanno alla discussione Irene Manzi, parlamentare e membro della segreteria nazionale del PD con delega alla scuola, Brando Benifei, europarlamentare e capodelegazione del PD, e Fulvio Fellegara, segretario della CGIL di Imperia. Modererà Daniela Fara membro della segreteria PD di Genova”, dichiarano il segretario provinciale Cristian Quesada e la componente della segreteria provinciale Manuela Giraudo, che ha organizzato l’iniziativa.

La scuola è il mezzo attraverso cui costruire un futuro migliore e abbattere le diseguaglianze sociali, per queste ragioni è necessario sostenerla potenziando sia le risorse umane che economiche. La presenza sui territori delle comunità educanti e la conseguente costituzione di patti educativi di comunità rappresenta uno strumento utile a favorire la crescita educativa e formativa degli studenti e delle studentesse.

Dopo una prima fase dedicata all’edilizia scolastica il PNRR prevede un piano da 1,5 miliardi contro la dispersione scolastica, le povertà educative e per superare i divari territoriali. In province come quella di Imperia, dove si registra un alto tasso di dispersione scolastica, si tratta di misure importanti che permetterebbero di sostenere con efficacia coloro che incontrano delle difficoltà nella prosecuzione del percorso di studi. Per queste ragioni il PD nazionale si è altresì mostrato fortemente critico di fronte all’approvazione della legge di bilancio 2023 n. 197/2022 che provocherà un drastico dimensionamento della rete scolastica a partire dall’anno scolastico 2024/25.

Al termine del primo triennio di applicazione dei coefficienti previsti (A.S. 2026/27) il numero delle istituzioni scolastiche passerà dall’attuale consistenza di 8.007 scuole a 7.309, con un taglio di ben 698 unità, corrispondente ad un decremento percentuale pari all’8,8% a livello nazionale. Nello specifico la Liguria passerebbe da 188 istituzioni scolastiche a 170 (-18). Tale dimensionamento aumenterà il carico di studenti negli altri istituti con evidenti ripercussioni negative sulla didattica, causerà nelle aree interne la chiusura di alcune scuole con la conseguente perdita di servizi a favore della cittadinanza e di posti di lavoro per il personale docente.