video
play-rounded-outline
02:32

I manifestanti di Fridays For Future tornano in piazza a Sanremo, circa un anno dopo l’ultima volta, per quello che ormai si può definire un vero e proprio evento abituale. Malgrado, infatti si sia lontani delle centinaia o anche migliaia di persone che oggi hanno affollano altre città, come ad esempio a Torino e Milano, stamattina, dalle ore 10 in Piazza Colombo la partecipazione alla protesta è stata un campione variegato, come varie sono state le sfaccettature e le istanze presenti fra studenti, sigle sindacali (presente la CGIL con il suo segretario provinciale Fulvio Fellegara), rappresentanti di partiti (Cristian Quesada, segretario provinciale del PD), collettivi solidali come “Non Una Di Meno” o dei centri sociali come i rappresentanti de “La Talpa e L’Orologio”.

Fra i vari movimenti di piazza “apartitici” che si sono visti negli anni e che si sono alternati anche nelle piazze della nostra provincia, a 5 anni dalla prima apparizione nelle strade, il caso dei Fridays For Future è, a prescindere dalle opinioni che si possano avere a riguardo, un caso certamente singolare e forse, proprio per questo, ad ora il più longevo, per il fatto che sia parte di un movimento sovranazionale (e non puramente a carattere nazionale) e probabilmente per il fatto che, rispetto ad altri movimenti, si caratterizza per il concentrarsi su un argomento molto specifico e al tempo stesso trasversale, che nel caso del nostro territorio trova facilmente radici e contesto anche in istanze e movimenti più locali (e non è un caso che siano comparsi riferimenti alla diga di Badalucco).

Nel video l’intervista a Joele Corigliano, segretario provinciale dei Giovani Democratici.