Nella città di confine continua incessante l’attività della Polizia di Frontiera, volta prevalentemente a contrastare l’immigrazione clandestina, visto il persistere della delicata situazione migratoria, in ottemperanza al dispositivo di sicurezza predisposto su ordine del prefetto Romeo e del questore Peritore, dopo il Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, svoltosi il 4 settembre scorso, a seguito delle numerose problematiche di ordine pubblico che interessano il territorio intemelio; la Polizia di Frontiera ha intensificato i controlli sulle persone, sui loro documenti, sui veicoli, in città e presso tutte le zone di retro-valico, svolti con estremo impegno che hanno consentito di raggiungere risultati soddisfacenti.
Nell’ultima settimana, infatti, sono stati controllati circa 90 veicoli, identificate circa 1.068 persone delle quali 25 straniere espulse e sono stati eseguiti 6 arresti.
Particolare attenzione merita il caso di una cittadina della Bosnia-Erzegovina, N.V. di anni venticinque, che rientrava in Italia viaggiando, di notte, in autostrada a bordo di un autobus di linea proveniente da Marsiglia (Francia) e diretto a Roma. Una volta fermato il pullman, è stato immediatamente effettuato il controllo dei documenti dei passeggeri ivi presenti, compreso quello della donna, che a richiesta degli operatori ha esibito una carta d’identità rumena, le cui caratteristiche hanno subito insospettito gli stessi, i quali hanno deciso di accompagnare la persona in caserma per eseguire accertamenti più approfonditi sull’identità della stessa e sul documento esibito risultato poi contraffatto. Giunti in sede si procedeva alle procedure di identificazione che rivelavano finalmente agli operatori la vera identità della cittadina bosniaca e si veniva quindi a conoscenza che la stessa risultava colpita da un provvedimento restrittivo per unificazione di pene concorrenti per delitti contro il patrimonio, furti e rapine, con pena pari a circa cinque anni di reclusione, nonché al pagamento di una pena pecuniaria pari a euro 2.540,00. La giovane donna, pluripregiudicata e ricercata in Italia per diversi furti e rapine, ed evasa più volte dalle misure restrittive, perpetrati già da minorenne nel periodo che va dall’anno 2016 al 2020 prevalentemente nel capoluogo lombardo, si sarebbe procurata questa carta d’identità contraffatta per celare la sua vera identità ed entrare e spostarsi liberamente nel nostro Paese e in tutti gli stati Schengen, cercando di eludere in questo modo i controlli di Polizia. L’occhio attento, l’esperienza e la professionalità dei poliziotti in servizio, nonostante il buio della notte, hanno fatto sì che questo non accadesse, arrestando così la donna, sia perché ha esibito un documento contraffatto che le avrebbe consentito di viaggiare in tutti gli stati Schengen e per il fatto che la stessa era ricercata in Italia per i numerosi reati commessi. Dopo essere stata giudicata con rito direttissimo svoltosi presso il Tribunale di Imperia per il possesso del documento falso, è stata associata presso la casa di reclusione di Genova Pontedecimo ove sconterà la pena attribuitagli dal Tribunale di Milano.
Eseguiti inoltre, sempre negli ultimi giorni, altri arresti:
- Arresto di un cittadino algerino, M.I. di anni 37, in possesso di un documento d’identità falso, che gli avrebbe permesso di circolare liberamente nello spazio Schengen.
- Arresto di un cittadino tunisino, M.I. di anni 25, destinatario di un provvedimento di Respingimento alla frontiera e del relativo Ordine del Questore di Trapani di lasciare il territorio dell’U.E. non ottemperava facendo rientro in Italia prima che fossero decorsi i termini previsti dal provvedimento stesso.
- Arresto di un passeur, H.S. di anni 39 di origine tunisina ma naturalizzato francese, ad opera della squadra mista italo-francese che effettuava un posto di controllo mirato alla prevenzione e al contrasto dell’immigrazione clandestina sull’autostrada A10, il quale viaggiava a bordo di un’autovettura targata francese, trasportando illegalmente due persone di nazionalità tunisina.
- Arresto di un cittadino tunisino, B.W. di anni 34, destinatario di un provvedimento di Respingimento alla frontiera e del relativo Ordine del Questore di Trapani di lasciare il territorio dell’U.E. non ottemperava rientrando illegalmente in Italia.
- Arresto di un cittadino tunisino, H.M. di anni 53, controllato presso la barriera autostradale A10 di Ventimiglia in entrata T.N., mentre viaggiava a bordo di autobus di linea proveniente da Marsiglia e diretto a Salerno, in possesso di una carta d’identità italiana falsa, che gli avrebbe permesso di circolare liberamente nella zona confinaria e in tutto lo spazio Schengen.
Dichiara il dott. Martino Giorgio Santacroce, dirigente del Settore Polizia di Frontiera di Ventimiglia: “L’arresto di 6 persone in questi giorni dalla Polizia di Frontiera, è a testimonianza di un costante e concreto svolgimento di un’attenta e meticolosa attività, volta alla prevenzione, repressione e contrasto al fenomeno dell’immigrazione clandestina e di tutti i reati a suo corollario, che dall’inizio dell’anno, ha condotto all’arresto di 185 persone, alla riammissione in territorio francese di 369 irregolari in territorio francese e l’espulsione di 916 stranieri”.