Marco Tucci, torinese, venerdì 8 settembre, alle ore 18:00, sarà l’ospite della rassegna ‘Seconda stella a destra’, nella sala consiliare del Comune di Perinaldo, in cui presenterà il romanzo gotico “Il ponte del diavolo” (Edizioni Nisroch, 2022).
Ambientata tra le suggestive valli piemontesi, dove si trova il misterioso “Ponte del diavolo” (costruito a Lanzo, in provincia di Torino, nel 1378, il ponte ha ispirato nel tempo numerose leggende locali), la vicenda si muove tra festini mondani, salotti e squarci di vita tradizionale della valle, in un percorso sospeso tra superstizione, antiche credenze esoteriche e inspiegabili déjà-vu.
Il protagonista, Rodolfo Chiaromonti, è un pianista compositore di successo in crisi esistenziale, attratto dalle scienze occulte, separato dalla moglie e con un figlioletto cui tiene molto. Si aggroviglia sempre di più attorno alle avventure di personaggi sinistri e affascinanti, coinvolti in tresche diaboliche e attività segrete.
Geniale e tormentato, Rodolfo ci trasporterà nel vivo del mistero, del thriller e delle presenze misteriose che popolano quelle valli nascoste.
Dialoga con l’autore Manuela Di Pietro.
Tutti gli incontri della rassegna si possono seguire anche nella pagina Facebook “Perinaldo eventi e manifestazioni” in diretta e non.
Marco Tucci nasce a Torino (1978), si laurea in Discipline Artistiche Musicali e dello Spettacolo, all’Università degli Studi di Torino con una tesi sui film tratti dai racconti dell’orrore di Edgar Allan Poe. Al termine, sempre a Torino, frequenta un corso di sceneggiatura cinematografica realizzando diversi cortometraggi sperimentali e alcune sceneggiature ispirate al Surrealismo, al genere gotico e alle concezioni teatrali di Antonin Artaud. Appassionato di arte, poesia e letteratura, suggestionato, in particolare, dai versi arcani di William Blake e Baudelaire scrive diverse raccolte di poesie con uno stile visionario e fantasioso.
Dopo aver letto e studiato “Il simbolismo della Croce” di René Guénon, “Magick” di Aleister Crowley e le opere dello scrittore torinese Elemire Zolla, si interessa sempre più di esoterismo, di simbologia tradizionale, alchimia, mitologia e occultismo e decide di continuare ad approfondire queste misteriose ricerche.
Affascinato dalle leggende celtiche e dagli antichi misteri pagani, dalla stregoneria, dalle complesse tecniche tradizionali di divinazione e dallo sciamanesimo ancestrale, inserisce i suoi vari racconti e romanzi nella cornice esoterica, un po’ cupa e sinistra della Torino segreta e dei suoi dintorni inquietanti e ricchi di magia, dove si muovono personaggi consacrati all’occultismo e spinti alla ricerca dell’assoluto da una forza irresistibile.