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U Benardu, dolce tipico ventimigliese legato alla festività dello stesso San Bernardo di Chiaravalle, è da undici anni anche prodotto De.Co. della città di confine.
Tradizionalmente cucinato in occasione della festa patronale dell’omonima frazione di Ventimiglia, che cade il 20 di agosto, sembra che la sua invenzione possa risalire addirittura al XVI secolo.
Purtroppo, da qualche anno l’abitudine di celebrare la festa legata al Santo si è persa.
Sergio Pallanca, presidente del Comitato Pro Centro Storico, ci spiega la storia e la ricetta di U Benardu.
Ingredienti
- 250 grammi di farina di tipo 00
- 250 grammi di farina di mais fioretto
- 25 grammi di lievito di birra fresco
- 60 grammi di olio extravergine di oliva
- 50 grammi di zucchero raffinato
- Mezzo bicchiere di zibibbo
- Semi di finocchio selvatico
- Due pizzichi di sale
Preparazione
- Impastare tutti gli ingredienti all’interno di un recipiente;
- Lasciare a lievitare in un luogo caldo per tre quarti d’ora;
- Dividere la pasta in filoni, sui quali andranno praticati cinque tagli trasversali;
- Lasciare a lievitare i filoni per altri tre quarti d’ora;
- Infornare a 180 gradi e lasciar cuocere per trentacinque minuti.
Si ringrazia Angelica Bellini per la preparazione video della ricetta.