L’ultima parete rocciosa, spessa due metri, è finalmente caduta sotto i colpi degli operai che stanno lavorando per l’apertura del nuovo tunnel del Col di Tenda. E’ successo lunedì 31 luglio ma a differenza di quanto ci si poteva aspettare, non ci sono state cerimonie particolari (si ipotizzava addirittura la presenza dei presidenti Mattarella e Macron!) e ancor meno una normale euforia dopo tanta attesa, tante vicissitudini e una marea di problemi, umani e meteorologici.
E’ stata l’Anas a comunicare che l’ultimo frammento di separazione del tunnel tra le due nazioni confinanti era stato infranto, una tappa certamente importante ma diventata un semplice passaggio in avanti del progetto presentato e approvato ormai 15 anni fa.
Resta ancora molto da fare. Innanzitutto bisogna iniziare i lavori di messa in opera e in sicurezza del nuovo tunnel, senza dimenticare però l’avvio dei lavori, ancora da fissare, per il recupero della vecchia galleria, e la realizzazione di ben 13 by-pass che dovranno collegare il nuovo e il vecchio tunnel.
La nuova galleria dovrebbe essere definitivamente aperta alla circolazione entro il mese di giugno 2024, nel frattempo, si spera ad ottobre, dovrebbe venir utilizzata parzialmente permettendo un transito contingentato mentre il cantiere è ancora aperto. Poi, entro la prossima estate con i lavori terminati, la circolazione sarà comunque consentita a senso unico alternato con inevitabili lunghe attese per il via libera, e solo quando sarà riammodernato il vecchio tunnel la circolazione sarà davvero normalizzata.