Il Consiglio monotematico del 31 luglio, ad Imperia, si apre con una mozione per parte. E sulle quali la votazione appare quasi superflua. Andrea Landolfi, capogruppo di Avanti, annuncia che la maggioranza rinuncerà al proprio gettone per non gravare sulle finanze della città, per circa 3000 € (quanto cioè quantificato per un singolo Consiglio Comunale). Intervento applaudito dal folto pubblico nella sala consiliare presente, a giudicare dagli applausi e dai rimbrotti, per palesare vicinanza al Sindaco Scajola. Tra questi, erano presenti anche l’assessore regionale Marco Scajola, l’ex sindaco Sappa, il fotografo Settimio Benedusi e la presidente RT Cristiani.
Più accesa la discussione sull’ appunto di Lucio Sardi che avanzo un richiamo al Presidente del Consiglio, Simone Vassallo, ed alla Vice Presidente, Amoretti, secondo articolo 21 del Regolamento del Consiglio Comunale, per quanto avvenuto nel Consiglio Comunale della scorsa settimana e la conseguente nota del Prefetto Romeo. Considerazione, insomma, più che vere richieste.
La prima replica spetta all’ex assessore allo sport, oggi alla guida dell’emiciclo. “Penso di parlare non solo con consiglieri ma anche galantuomini. Portare l’ordine del giorno di oggi al 7 agosto, era soltanto una questione di opportunità. Cosa sarebbe cambiato discutere il punto oggi o tra sei giorni?” ricordando come le richieste di convocazione siano arrivate nel week-end, ad uffici chiusi, mentre, durante la conferenza, la discussione riguardò soltanto l’anticipo della questione sul Porto Turistico.
Bracco però non ci sta e puntualizza che Vassallo si sarebbe negato al confronto, al di là della comunicazione telematica. Prima che la mozione venga respinta, il consigliere Volpe si lancia nell’attacco alla minoranza riferendosi ai due capigruppo come ‘bugiardi’; Sardi chiede il “fatto personale” riportando che la convocazione del Consiglio odierno sia stata sollecitata dal Prefetto, la massima autorità sulla sicurezza in Provincia.