Il Battistero di San Giovanni Battista si trova nel centro storico di Sanremo, proprio di fianco alla Basilica di San Siro, ed è tuttora utilizzato dalla Diocesi. I primi documenti ad attestare la presenza dell’edificio risalgono al 1123, anno in cui venne stipulato un accordo tra un Conte di Ventimiglia e un Vescovo di Genova in un chiostro adiacente. Questo chiostro sarebbe poi divenuto un cimitero e poi una struttura di supporto alla Chiesa di San Giovanni, edificio sacro sorto a tre navate sorto tra il XII e il XIII secolo nella zona. Il tempio assunse poi una pianta a croce greca a inizio Cinquecento, per poi assumere le attuali sembianze all’inizio del XVII secolo. Fu in questo periodo che la chiesa venne consacrata e assunse la funzione battesimale.
Sembra, tuttavia, che la zona fosse costruita già duemila anni fa, grazie alle tracce di una chiesa protoromanica, affiancate da un muro risalente al periodo alto medievale, il che ne farebbe uno dei più antichi centri di sviluppo della città e dell’intero territorio per come lo conosciamo oggi.
Il Battistero è noto anche per la collezione d’arte che esso ospita; tra i quadri presenti, troviamo opere di gran valore come “La morte della Vergine” di Domenico Piola, la “Comunione della Maddalena” di Orazio De Ferrari e nientemeno che un Sant’Agostino a opera di Maurizio Carrega. La statua situata sopra l’altare maggiore, realizzata nell’Ottocento dallo studio Minoja di Torino, rappresentava inizialmente San Germano, ma intorno al 1950 fu riconvertita in una rappresentazione di San Romolo. Sulla porticina del tabernacolo troviamo, invece, un’allegoria della Fede, risalente con ogni probabilità al XVII secolo.