Consiglio comunale scajola bergaminelli

Luci accese nella sala consiliare del Palazzo Civico ad Imperia, per la terza volta in tre settimane. Questa sera, alle 18:30, sarà il momento del tanto discusso consiglio monotematico, in merito all’ipotesi di minacce a pubblico ufficiale a carico del sindaco Claudio Scajola, richiesto dalla minoranza (con la consigliera Modaffari, prima firmataria) e concesso su intervento del Prefetto Romeo.

Valerio e le Storie Tese parafrasando il gruppo della ‘Terra dei Cachi’, il paese dove convivono spensieratezza e indignazione. Il Prefetto di Imperia Valerio Massimo Romeo, lo scorso venerdì ha accolto il ricorso dei sette firmatari (tra i quali tre capigruppo) della minoranza convocando il consiglio comunale entro lunedì 31 luglio, pubblicando una nota che suonava tanto come una tirata di orecchie al Presidente del Consiglio ed al Segretario generale.

Andando con ordine, la minoranza aveva chiesto che il primo cittadino rendesse conto della situazione venutasi a creare con l’ex comandante Bergaminelli – per la quale è stato avviato un procedimento penale – dinnanzi all’emiciclo. La discussa convocazione aveva acceso i toni dello scorso consiglio ma la mozione era stata respinta dalla maggioranza.

Il Presidente Vassallo aveva tuonato contro l’opposizione rea, a suo dire, di essersi rivolta al Prefetto dopo che, pretestuosamente, non era stato trovato a cavallo del week-end. E che in buona sostanza, nella conferenza non era emersa la criticità di anticipare la data del Consiglio al 31 luglio.

La replica di Lucio Sardi si fondava sull’ articolo 39 TUEL,  a tutela delle minoranze, al quale si è appellato anche il Prefetto e che prevede la convocazione entro i termini dei 20 giorni dalla prima richiesta inoltrata da un quinto dei Consiglieri Comunali. Ovvero, in questo caso, entro il 31 luglio. Aggiungendo che Romeo, soltanto venerdì, “è venuto a conoscenza dell’esistenza di un sostanziale disaccordo in merito alla convocazione del Consiglio Comunale”.

Subito dopo la comunicazione, le reazioni non si sono fatte attendere. In particolare, i capigruppo di maggioranza (Landolfi, Volpe e Lazzarini) “non temono il confronto su nessun tema”, scrivono nel comunicato a viso aperto. Smentendo quelli che erano i timori che serpeggiavano nella minoranza: l’assenteismo avrebbe fatto mancare il numero legale facendo saltare l’assemblea.

Quello di stasera, alle 18:30, dunque sarà una opportunità per il primo cittadino che potrà spiegare la propria posizione e chiarire eventualità perplessità. Poi, salvo colpi di scena, la palla tornerà in mano alla Procura che, dopo aver già sentito il Sindaco ed i dirigenti del Comune, proseguirà nel suo iter. Soltanto da Palazzo di Giustizia, in un modo o nell’altro, arriverà la parola ‘fine’ su uno degli argomenti più caldi in questa rovente estate politica.