La Cgil Liguria accoglie con soddisfazione la proposta approvata dal Consiglio regionale sullo stop al numero chiuso e ai test d’ingresso a medicina ed in altre facoltà. Da anni la Cgil chiede di porre fine ad uno degli ostacoli che nel tempo ha bloccato l’accesso agli studi universitari provocando disastri nel mondo del lavoro, dove mancano figure professionali importanti, e aumentando i divari tra classi sociali per l’accesso agli studi. Proprio in sanità ci sono difficoltà nel reclutamento del personale anche per effetto della mancanza di figure professionali. La mobilitazione regionale sulla sanità organizzata in Liguria dalla Cgil ha posto come centrale la questione degli organici sanitari che oggi è la vera emergenza, quindi bene la proposta sul superamento del numero chiuso ma serve una più radicale mobilitazione sulla sanità e sulla scuola pubblica.
Se è bene che il governo nazionale tolga il numero chiuso e metta maggiori risorse, invece di tagliarle, sul fondo per la sanità e su quello per l’istruzione e l’università è altrettanto importante che la Regione Liguria intervenga in modo concreto sugli aspetti del diritto allo studio a partire dagli interventi relativi alla condizione abitativa degli studenti che è diventata una delle cause più importanti che incidono sui costi delle famiglie e degli studenti e scoraggiano l’accesso alla formazione universitaria.