Dopo i primi striscioni e il successivo murales, la protesta “anti diga” dei cittadini di Badalucco continua seguendo lo svolgersi degli eventi che vedono andare avanti i contatti tra gli amministrazioni della valle Argentina e lo Stato. L’opzione diga di 90 metri sembra essere sempre meno valida a favore di invasi da 15 metri, ma gli abitanti di Badalucco non sembrano d’accordo ed ecco case e terrazze riempirsi di nuovi messaggi contrari.
E chissà quanti altri ne spunteranno nei prossimi giorni, viste le parole del presidente della Provincia Claudio Scajola che si dichiara intento a “prendere l’acqua dai nostri monti, perché più buona e a caduta“, che vorrebbe dire meno dispendiosa da ottenere rispetto al pompaggio.
Parole dure per un entroterra che viene nuovamente tirato in ballo per risolvere i problemi della costa, invisibile per qualsiasi altra cosa che non sia servire alle cittadine e ai loro bisogni dispendiosi.