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Nella sede di piazza Ricci, ad Imperia, ARTE ha presentato il bilancio triennale 2020-22 con gli interventi dell’amministratore unico Antonio Parolini e dell’assessore regionale Marco Scajola. Il primo ha sottolineato il rapporto diretto sempre più costante tra l’ente e le circa 5.000 persone che usufruiscono del servizio abitativo aggiungendo che, a ottobre, partiranno i cantieri per rimettere a nuovo le abitazioni della Provincia. Si parla di circa 85 nuovi alloggi nel computo finale. E che saranno al centro dell’ERP diffuso, caposaldo nella nuova linea generale data da ARTE Imperia.

Fondamentale anche l’apporto di Regione Liguria, nella figura di Marco Scajola che ha riportato i 20 milioni investiti nella provincia ponentina in sei anni. All’assemblea ha inoltre dichiarato la sua preoccupazione: “Il Governo attuale ha tagliato 10 milioni provenienti dal ‘Fondo Affitti’ che per noi erano basilari. Il Fondo dovrebbe diventare legge perché altrimenti una gestione ondivaga dei soldi può portarci dei problemi”.

Coniugare la dimensione abitativa e il benessere sociale per la “qualità dell’abitare”: questo, in sintesi, l’obiettivo raggiunto da Arte Imperia e certificato nel Bilancio di Sostenibilità con un’ampia offerta di interventi e servizi per gli utenti. Nel dettaglio, con questo strumento di rendicontazione Arte Imperia condivide con gli stakeholder i risultati ottenuti e il loro impatto sul territorio in termini di riqualificazione del patrimonio immobiliare, di servizi informativi e di risposte alle esigenze dell’utenza.

“Abbiamo investito complessivamente quasi 20 milioni di euro – dichiara l’assessore regionale alle Politiche Abitative e all’Urbanistica Marco Scajola – per recuperare e riqualificare il patrimonio di edilizia residenziale pubblica nella sola provincia di Imperia, con varie tipologie d’intervento tra cui il rifacimento delle facciate, la bonifica dell’amianto, l’adeguamento energetico e l’abbattimento delle barriere architettoniche. Tra i risultati raggiunti, possiamo includere 230 alloggi riqualificati che saliranno a 320 entro il 2025.
Dal 2020 ad oggi, inoltre, sono stati assegnati 113 alloggi in risposta ai bisogni abitativi e alle esigenze della comunità locale. Questo significativo risultato è stato raggiunto grazie a soluzioni che hanno tenuto conto delle unicità di ogni richiesta, delle risorse ecosostenibili e della fruibilità dei sistemi informativi integrati”.

“Negli ultimi anni – continua Marco Scajola – la politica abitativa di Regione Liguria, anche in previsione degli obiettivi dell’Agenda 2030, è stata innovata integrando la rigenerazione urbana con la coesione sociale. Il programma prevede, tra l’altro, la riqualificazione energetica degli edifici, la rivalorizzazione di aree degradate e la realizzazione di progetti innovativi. Per supportare gli utenti – conclude l’assessore – abbiamo investito oltre 2 milioni di euro nella realizzazione del nuovo Centro Servizi all’Utenza con l’obiettivo di risolvere problematiche legate all’abitazione, all’assistenza legale e psicologica e per supportare gli utenti nella ricerca occupazionale”.

“Arte Imperia nasce quasi 85 anni fa con l’obiettivo di costruire abitazioni per le fasce della popolazione meno abbienti – spiega l’amministratore unico di Arte Imperia Antionio Parolini. – Nel corso degli anni, si è trasformata in un ente erogatore di servizi, che oggi mantiene la persona e la casa al centro della sua mission ma coniuga una moderna filosofia di recupero e inclusione sociale attraverso azioni pianificate e integrate di manutenzione, ammodernamento, sostenibilità ecologica del patrimonio e servizi informatici facilmente fruibili. Il nostro ‘Centro Servizi all’Utenza’ è diventato così un modello unico, un progetto ambizioso che rappresenta concretamente il ruolo sociale verso cui, a parer mio, le Aziende Casa devono orientarsi. Tutto questo è stato possibile unicamente al lavoro di squadra che ha visto coinvolto tutto il personale di Arte Imperia, le Istituzioni a partire dall’assessore Marco Scajola, le associazioni che hanno collaborato a vario titolo, apportando il loro fondamentale contributo nonché la loro preziosa esperienza e ai quali va il mio sentito ringraziamento. Quanto di importate è stato realizzato – conclude Parolini – non va però inteso come punto di arrivo bensì come una partenza”.

Le interviste complete a Scajola e Parolini nel video servizio a inizio articolo.