Sanremese del 1954, ma taggiasco di adozione dal 2004, nei giorni scorsi, alla soglia del 70esimo anno di vecchiaia, ha raggruppato le persone più intime per celebrare e ricordare quegli anni pionieristici del sommerso e piccolo mondo del tennistavolo.

Un tavolo sgangherato nella cantinetta dei fiori sotto la sacrestia della parrocchia degli Angeli Sanremo ha visto nel 1963 tutto l’inizio di questa lunga storia di sogni e sacrifici, ma ben ripagati nel contesto del divertimento, della socializzazione, della buona educazione, della lealtà e del fair play sportivo.

In uno dei più noti locali di ristorazione del litorale armese la piccola truppa ha festeggiato il “malcapitato” Raffaele Regina, fra scherzi gioiosi e del buon vivere, il quale ha ringraziato commosso senza nascondere qualche lacrimuccia di nostalgia per i bei tempi passati (vedi un intero vagone del treno XXMiglia-Genova-XXMiglia sempre riservato ed occupato in trasferta dai numerosi pongisti rivieraschi degli anni Sessanta).

Nel 1975 ha dato vita alla sua creatura l’A.S.D. Tennistavolo Regina, che oggi opera a Sanremo, Taggia e Santo Stefano al Mare. Non potevano quindi mancare l’allora socia fondatrice Lindholm Birgitta, gli odierni dirigenti, con Lombardo Salvatore e Scardetta Fabrizio, accompagnati da alcuni pongisti di ultima generazione.

Presenti gli amici nonché avversari di quell’epoca:

Filippi Gino (1952), unico rappresentante del G.S. Virtus Sanremo 1963, il forte e quotato compagno di squadra di Raffaele Regina.

Ferrazzano Nicola (1947), del San Domenico Savio ArmaTaggia 1962, già presidente regionale Fitet Liguria (1980-1985) e già presidente nazionale della commissione tornei Fitet (1985-1989).

Pattone Giancarlo (1947), unico portacolori del C.S.I. San Martino Sanremo 1961, oggi grande appassionato ciclista e velista matuziano.

Ad omaggiare l’evento è intervenuto il dott. Ceresola Giancarlo (consigliere comunale di Taggia delegato allo Sport) esprimendo i propri auguri per il traguardo raggiunto dal festeggiato Raffaele Regina, ma soprattutto auspicando un magnifico futuro pieno di giovani leve ed anche anziani alla ricerca di positive emozioni che la disciplina del tennistavolo è capace di dare.