Si è tenuto questa mattina a Diano Marina un incontro riguardante la situazione del tessuto commerciale cittadino tra il presidente della Confcommercio Golfo Dianese, Paolo Saglietto, la consigliere con delega al Commercio Veronica Brunazzi e il comandante della Polizia municipale Gabriele Degl’Innocenti.
“La Confcommercio è preoccupata perché le nuove aperture commerciali in Diano Marina troppo spesso non vanno a colmare effettive necessità commerciali, bensì sono ‘repliche esatte’ di negozi di cui la città è già satura”, esordisce Saglietto.
“Sono attività che propongono mercanzia di dubbia provenienza e di dubbia qualità: abbassano la qualità generale del commercio cittadino e, a livello di immagine, sono molto poco attraenti”, spiega il presidente Confcommercio. “Ma purtroppo il libero mercato non consente, se non per alcuni settori merceologici, veti alle aperture: ma questo non deve essere un alibi, né per la Confcommercio né per l’amministrazione comunale”.
“Nel rispetto dei nostri associati e di tutti quegli imprenditori che a Diano Marina investono quotidianamente in qualità, abbiamo svolto un’attenta ricerca e abbiamo scoperto che già altre realtà, per evitare il proliferare di queste attività, per lo più straniere, si sono dotate di strumenti e regolamenti commerciali che non impediscono nessuna apertura, ma allo stesso tempo incentivano, attraverso contributi e sgravi su imposte, l’apertura di determinate attività di qualità, legate al territorio, che abbiano decoro e che rispettino determinati criteri di offerta merceologica e urbanistici”, continua Saglietto. “Ribadisco: non si può impedire ai proprietari di un immobile commerciale di affittarlo a chi vogliano, però, attraverso incentivi mirati, possiamo proporre al proprietario dell’immobile anche altre soluzioni, che abbiano miglior impatto sulla città, alzino il livello qualitativo, il decoro urbano e soprattutto l’immagine e il brand Diano Marina”.
“Altro punto è l’armonizzazione dell’isola pedonale per quanto riguarda l’occupazione del suolo pubblico. Presenteremo in un verbale quelle che sono le nostre richieste per arrivare ad un’armonia tra le necessità dei commercianti e dell’amministrazione. Bisogna dare terreno fertile per lavorare ai commercianti, per poter a sua volta attrarre quelle attività che vorremmo, dandogli modo per fare business in modo intelligente. Sposiamo la volontà dell’amministrazione di mantenere il decoro, ma crediamo di poterlo conservare valutando strategie e strumenti che vadano di pari passo con la soddisfazione dell’imprenditore”, conclude.