“Ancora una volta si è dimostrato che a Ventimiglia non si vuole gestire seriamente il fenomeno migratorio”, esordisce Maria Spinosi, ex candidata sindaco con la lista “Ventimiglia Progressista”.
“Non si tratta di bocciare aprioristicamente i provvedimenti che non ci sono graditi, ma di capire una volta per tutte che a mancare è la volontà politica e non certo la fattibilità giuridica”, continua. “Assodato che non si può autorizzare l’ennesima ‘pulizia’ del piazzale Tenda e dell’alveo del fiume Roja senza fornire ai migranti un posto dove andare, dobbiamo anche constatare che a Ventimiglia (che è di fatto la Lampedusa del Nord per numeri e criticità del flusso migratorio in uscita) viene adottata una politica opposta alla Lampedusa del Sud. Questo Governo mentre qui nega ogni forma di centro, sull’isola raddoppia addirittura i posti. Ma c’è di più: quel centro di prima accoglienza da oggi viene gestito, su affidamento della prefettura di Agrigento, dalla Croce Rossa italiana. In buona sostanza, il governo di Giorgia Meloni con tutta la maggioranza sta usando due pesi e due misure”.
“‘Sono previste anche altre strutture di primissima accoglienza che andremo a realizzare sulla Sicilia e la Calabria, senza escludere altre parti del territorio nazionale. A Lampedusa cambierà, auspico, la qualità dell’accoglienza con una risposta più efficiente’, dichiarava il prefetto Valerio Valenti, commissario all’emergenza migranti. E a Ventimiglia, cosa si aspetta?” conclude Spinosi.