A seguito delle indagini della Procura di Imperia per presunte tangenti nei lavori pubblici è intervenuto con una nota stampa il vicesindaco della città Giuseppe Fossati.
“A seguito di una nota stampa della Procura della Repubblica di Imperia, ho appreso che detta Procura ha chiuso le indagini preliminari relative ad alcuni soggetti, inerenti ipotizzate irregolarità nella gestione di pubblici appalti.
Ne prendo atto e non esprimo valutazioni nel merito, rispettoso, come sono – e tutti dovremmo essere – del principio che i processi si celebrano in Tribunale e sono i giudici ad emettere le sentenze.
Nella medesima nota, la Procura ha comunicato, credo con grande correttezza, di aver stralciato la posizione del sindaco Scajola e di averne chiesto l’archiviazione. Una notizia che ha sorpreso il nostro sindaco, atteso che non ha mai ricevuto alcun avviso di garanzia.
Per i non addetti ai lavori, cosa significa che la Procura ha chiesto l’archiviazione della sua posizione? Significa che la Procura della Repubblica ha ritenuto che non sia addebitabile alcuna condotta penalmente rilevante al sindaco Scajola.
In tale quadro, ad essere obiettivi, professionali e seri, la notizia è quindi che la Procura di Imperia, fatti gli approfondimenti meglio visti, ha ritenuto che il sindaco di Imperia sia un pubblico amministratore che ha operato in modo rispettoso della legge e che non ha posto in essere nessuna condotta illecita. Una notizia positiva, quindi, un attestato di legalità della sua azione amministrativa, una sorta di medaglia da appuntare sul petto.
Nonostante ciò, assisto a prese di posizione indegne, da parte degli immancabili ‘leoni da tastiera’, ma anche da parte di candidati sindaco, avversari politici, che dovrebbero conoscere il nostro sistema giudiziario, ma che evidentemente hanno studiato poco o sono in malafede. Posizioni che vaneggiano di esigenze di ‘fare chiarezza’, di garantire legalità e trasparenza, lasciando intendere che vi siano opacità o ombre sull’azione della amministrazione comunale.
Non lo accetto. Non lo posso accettare.
La ‘chiarezza’ l’ha già fatta la Procura di Imperia, escludendo contestazioni di sorta alla persona del sindaco. L’amministrazione, quindi, ha agito e continuerà ad agire nella piena legalità, coniugata con la celerità ed efficienza che esige la conduzione della cosa pubblica.
Non è tollerabile che tale caratteristica sia messa in discussione. Fermo restando che farlo è quasi paradossale, atteso che anche il più digiuno di competenze giuridiche può comprendere che una richiesta di archiviazione attesta l’esatto contrario di quello che qualcuno vorrebbe lasciar intendere.
Chiedere l’archiviazione equivale a dire: abbiamo fatto accertamenti che ritenevamo opportuni e non è emerso nulla da contestare o rilievi da fare all’operato del sindaco Scajola.
Detto ciò, come ha già avuto motivo di dire direttamente, il sindaco non sa perché siano stati fatti questi accertamenti, non conosce gli atti e, del resto, ritengo non abbia titolo a conoscere atti che non lo riguardano. Credo che il sindaco debba rimanere concentrato sul suo lavoro, mettere tutto se stesso e tutto il suo tempo a servizio della nostra città, come ha fatto in questi cinque anni.
Lasciamo i processi alle sedi in cui devono svolgersi, ma credo di poter dire che, se accertate in modo definitivo eventuali responsabilità di terzi, ove vi siano siano state indebite millanterie, il nostro sindaco avrà cura di tutelare la sua onorabilità.
Chiudo con un invito ed un auspicio: confido che, chiarita una volta per tutte, la realtà dei fatti, oggettiva, il dibattito politico torni sui corretti binari di lealtà e correttezza, anche personale.
Imperia lo merita”.