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Il nome dell’evento riprende il programma che, per trent’anni, tenne le famiglie incollate alle tv ma in ‘Giochi senza barriere’, lo sport è davvero riuscito ad abbattere ogni limite. Grazie al lavoro ed all’organizzazione della Polisportiva Integrabili e della Pastorale dello sport e del tempo libero della diocesi Ventimiglia-Sanremo, capaci di costruire un intenso pomeriggio di sport per 90 ragazzi della nostra provincia, accompagnati da educatori ed istruttori, sul campo di Pian di Poma a Sanremo.

L’obiettivo, secondo quanto racconta l’organizzazione dai social network, era quello di far giocare insieme ragazzi con disabilità e non, senza barriere appunto. Scopo raggiunto mentre l’affluenza è andata oltre ogni rosea aspettativa. L’iniziativa ha radunato giovani sportivi da Sanremo, Arma, Taggia, Santo Stefano ed Imperia che si sono cimentati nel rugby (con la collaborazione di Sanremo Rugby), nel ciclismo (Mountain Bike School) e nelle handbike e hugbike (con la Polisportiva Integrabili), passando per il calcio (Sanremo 2000) e l’atletica (Atletica Sanremo). Dopo le tante attività la merenda, offerta dal Conda City di San Martino, ha riunito i giocatori, ormai stanchi, intorno al tavolo, sotto l’occhio vigile della squadra Croce Verde Arma di Taggia che ha prestato servizio durante la rassegna.

Di seguito il comunicato del gruppo Pastorale dello Sport e del tempo libero della diocesi di Ventimiglia-Sanremo, come scritto sulla propria pagina Facebook: “Nel prestigioso campo di atletica a Pian di Poma a Sanremo, si è svolta sabato 15 aprile la nuova edizione dei “Giochi senza barriere”, iniziativa organizzata dall’associazione Polisportiva Integrabili e dalla Pastorale dello Sport e del Tempo Libero della nostra diocesi per, come si può intuire dal titolo, far giocare ragazzi con e senza disabilità, per il puro piacere di giocare insieme, senza barriere appunto. Sapevamo che l’idea avrebbe attirato l’attenzione di tanti, ma non immaginavamo davvero un risultato così bello ed entusiasmante per tutti, bambini, ragazzi, adulti, allenatori ed organizzatori. In questo pomeriggio di sport aperto a tutti hanno partecipato più di 90 ragazzi (più gli educatori e allenatori sono state coinvolte in totale circa 120 persone in tutto) che si sono cimentati nelle varie discipline sportive previste divertendosi come dei matti ma soprattutto giocando insieme tra loro, aiutandosi a vicenda, tirando fuori spontaneamente una sensibilità e una attenzione verso l’altro non comune, soprattutto per i bambini più piccoli. Vederli aiutare a inserire i piedi nei pedali a chi è in difficoltà, o lasciare il posto tanto atteso a chi “aveva la precedenza”, aiutarli a saltare o a correre tenendosi per mano, sono proprio quei gesti che ti riempiono il cuore e che ti appagano da ogni fatica e sforzo fatto per organizzare questo evento sportivo, oserei dire, di evangelizzazione. Hanno imparato di più da una giornata come questa che non dal libro del catechismo. Perfino il tempo, scuro e minaccioso, ha aspettato che finisse questa attività, troppo bella per essere interrotta dalla pioggia, lasciando che tutti i ragazzi vivessero in pienezza una esperienza del genere, facendo spuntare addirittura un raggio di sole sul campo, aumentando così quel clima di gioia e di vera festa dello sport che si è respirato quel pomeriggio. Il merito di tutto questo va senza dubbio alla Polisportiva dilettantistica Integrabili presente con la Handbike e Hugbike, alla Sanremo Rugby, alla Moutain bike scholl, all’associazione di calcio Sanremo 2000, alla Atletica Sanremo, che con i loro allenatori hanno saputo rendere i ragazzi presenti dei veri campioni nello sport e nell’inclusione sociale. Un ringraziamento speciale anche alla Croce Verde Sanremo, presente sul posto e sempre attenta e disponibile per i ragazzi. E poi ovviamente a tutti i ragazzi, educatori, catechisti, genitori e accompagnatori che hanno creduto in questo progetto e iniziativa e che sono venuti numerosissimi da Santo Stefano, Taggia, Arma e Sanremo, per far vivere questa esperienza ai loro ragazzi. La giornata si è conclusa, dopo la merenda, offerta dal Conad city San Martino, con la consegna ad ogni partecipante dell’attestato di partecipazione a ricordo di questa indelebile esperienza dei Giochi senza Barriere, la foto ricordo e con un momento di preghiera e di stra-benedizione dei partecipanti e delle associazioni sportive da parte del diacono Riccardo, l’Incaricato della Pastorale dello Sport e Tempo Libero della diocesi di Ventimiglia-Sanremo, il quale, raccontando un brano della Bibbia del re Davide, ha ribadito l’insegnamento tratto da giornate come questa, dove si impara a prendere consapevolezza non tanto dei propri limiti ma delle proprie potenzialità e di dare dignità a tutti. Senza Barriere!”