Proiezioni positive per il mercato del lavoro in Liguria ad aprile: secondo l’ultimo report mensile del Sistema Informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere in accordo con Anpal (Agenzia nazionale politiche attive del lavoro) per monitorare i fabbisogni occupazionali delle imprese dell’industria e dei servizi con almeno un dipendente, a livello regionale le entrate programmate nel mercato del lavoro sono 13.380, ovvero 980 in più rispetto al 2022 e 5.350 in più rispetto al 2021. Proiezioni in linea con gli ultimi dati Istat incentrati sul mondo del lavoro in Liguria, che per il 2022 hanno registrato una crescita dell’occupazione del 3,6% rispetto al 2021; una percentuale migliore non solo rispetto al dato nazionale, aumentato del 2,4%, ma anche rispetto al Nord Ovest (+2,0 %) e al Nord Est (+2,3%). Nell’anno appena trascorso, inoltre, il tasso d’occupazione è passato dal 63,5% al 66,0% (+2,5 punti percentuali); in crescita anche i contratti a tempo indeterminato, che nel 2022 hanno registrato un +5,6%.
“Le previsioni diffuse da Unioncamere per il mese di aprile confermano la dinamicità del mondo del lavoro in Liguria, confermando gli ottimi risultati ottenuti nel 2022, anno in cui abbiamo registrato dati migliori rispetto alla media nazionale, per esempio con gli occupati che sono cresciuti da 594.600 a 616.116 unità – spiega il presidente della Regione Giovanni Toti commentando i dati di oggi. – Dopo anni segnati dal Covid la ripresa è ormai più che avviata, e le proiezioni positive per il mese d’aprile fanno presagire un trend con il segno più anche per il resto del 2023. Una tendenza che, dal turismo al manifatturiero, conferma l’efficacia delle politiche del lavoro messe in campo dalla Regione”.
“Unioncamere conferma il trend positivo iniziato nel 2022, dopo le difficoltà inevitabili del 2020 e del 2021 che hanno rallentato le scelte delle imprese – aggiunge l’assessore al Lavoro e alle politiche occupazionali Augusto Sartori. – Grande impulso alle assunzioni è stato dato dalle politiche occupazionali messe in atto dalla Regione Liguria: penso ad esempio al Patto per il Lavoro nel Turismo al Gol, il Programma nazionale per la Garanzia di occupabilità dei lavoratori, che hanno contribuito e contribuiscono in maniera importante”.
Per potenziare la corrispondenza tra domanda e offerta e aumentare le opportunità di formazione e inserimento nel mondo del lavoro (secondo il report Unioncamere, un’azienda genovese su due ha difficoltà nel reperire personale, soprattutto nella ristorazione), sono stati attivati vari progetti.
“Regione Liguria ha messo in campo diverse misure per venire incontro alle esigenze di imprese e cittadini – spiega l’assessore alla Formazione Marco Scajola. – Tra gli strumenti attivati il bando Match Point 2, finanziato dal Fondo Sociale Europeo (FSE+), che ha visto uno stanziamento di 4 milioni di euro per realizzare corsi di formazione, rivolti ai giovani fino ai 34 anni, che prevedono il 50% di lezioni teoriche ed il 50% di attività pratiche in azienda, con il coinvolgimento di oltre 500 imprese. Altra misura messa in campo da Regione Liguria, i 5 milioni di euro di risorse del Fondo Sociale Europeo Plus (FSE+) per il bando “Formare per occupare”, finalizzato ad agevolare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro. In questo caso il bando è rivolto a disoccupati e inoccupati senza limiti di età”.