“La mia passione è iniziata da bambino quando spesso tornavo a casa e, giocando a calcio, mi si bucava il pallone a causa delle palme”, così esordisce ai nostri microfoni Claudio Littardi, presidente del Centro Studi e Ricerche per le Palme.
“Finiti gli studi mi sono trovato a lavorare per l’Istituto sperimentale di floricoltura dove ho scoperto le palme dal punto di vista botanico, lì mi sono appassionato, sono piante straordinarie ed ho capito quanto fossero importanti per il territorio”, prosegue l’esperto.
Grazie ai suoi studi Littardi ha viaggiato molto, il posto più impressionante? “Quello che mi ha colpito di più è stata l’oasi di Ghardaia, in Algeria, dove c’è un rapporto direi simbiotico uomo-palma; ho avuto la fortuna di spostarmi anche negli Stati Uniti e ogni volta rimango affascinato dalle nuove culture che incontro”.
Progetti futuri? “Vorrei fare conoscer di più la tradizione del parmurelo e penso sia fondamentale insegnare l’arte dell’intreccio anche alle nuove generazioni”, ha concluso.
L’intervista integrale a Claudio Littardi nel video-servizio a inizio articolo.