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Sabato 1 aprile Giancarlo Rilla, membro della Famija Sanremasca, avrà il testimone di una tradizione lunga quasi cinque secoli, ossia il rapporto commerciale che lega Sanremo al Vaticano attraverso l’acquisto dei tradizionali parmureli, ossia le palme intrecciate che sono prodotte nel ponente ligure, e in particolar modo nella città dei fiori.

“Questo appannaggio deriva dalla richiesta sporta dal capitano Benedetto Bresca a Papa Urbano come ricompensa”, ci ricorda Rilla, “Infatti, il noto patrone (proprietario di un vascello che ne è anche capitano, ndr) sanremese, durante l’erezione dell’obelisco in Piazza San Pietro, aveva gridato per avvisare gli addetti ai lavori del fatto che le corde si sarebbero presto sfilacciate o incendiate, e il pontefice aveva deciso di premiarlo per il suo coraggio”.

I parmureli saranno presentati a monsignor Antonio Suetta sabato 25 marzo, alle ore 18.15, presso la Cattedrale di San Siro, per poi essere trasportati a Roma e consegnati a Papa Francesco una settimana dopo.

L’intervista integrale nel video-servizio a inizio articolo.