Caro Bracco, ci sei cascato.
Quando la tua limpida visione della res publica ha trovato immediato consenso, avevi una lista pronta a sostenerti nella corsa elettorale. Poi ti hanno fatto desistere.
I tuoi parteggiatori avevano diverse provenienze politiche e, al centro del loro programma, mettevano trasparenza e moralizzazione. Invece, si sono ritrovati in uno schieramento di estrema sinistra.
Critichi aspramente chi, negli ultimi quarant’anni (e anche più), ha governato Imperia, e ora sei a fianco di coloro che, nello stesso arco di tempo, hanno ricoperto numerosi incarichi. Così, l’amico Sansa ti ha giocato un brutto scherzo: ti ha convinto a rinunciare, per mettere tutti sotto scacco e, nella fretta, si è dimenticato di verificare i curricula dei tuoi alleati, riempiti da Arte, Riviera Trasporti, Fondazione Carige, et cetera.
Nessuno di loro – in base ai criteri ‘sansiani’ – ha le carte in regola per ‘fare la morale’: ex responsabili di coalizioni varie, ex amministratori di società partecipate, nominate dal presidente Burlando – che per lui è il male assoluto – oggi sono i tuoi compagni di viaggio.
Ora si capisce perché una delegazione della tua lista faccia l’occhiolino al colonnello Zarbano, candidato sindaco con Fratelli d’Italia.