È morto, all’età di 67 anni, il signor La Rosa, figlio di uno dei quindici martiri di Sospello.
Il padre Bruno, calabrese, aveva fatto parte di quel gruppo di quindici partigiani che erano stati brutalmente torturati e successivamente fucilati dai nazisti tra il 9 e il 12 agosto 1944 all’interno della caserma Salel, presso la cittadina di Sospello; il suo Comune di appartenenza ne aveva registrato il decesso, ma senza darne avviso alla famiglia, la quale lo avrebbe, da quel momento in avanti, considerato “morto in guerra”.
Solo all’età di sessant’anni, il figlio di Bruno iniziò una serie di ricerche per far luce sulla morte del genitore e, nel 2017, riuscì a trovare una cartolina sbiadita con la scritta “Gran Mondo”; grazie a questa traccia, riuscì a risalire a Sospello, e dunque alla morte del padre. Da quell’anno, avrebbe sempre partecipato all’evento commemorativo che si tiene ogni 12 agosto.
Domani, mercoledì 18 gennaio, si terranno i funerali, nel primo pomeriggio presso il cimitero di Sospello. Il signor La Rosa ha chiesto di essere sepolto accanto al padre.