Perinaldo è un paesino fortemente legato ai culti esoterici: ha ospitato tre Maestri Muratori, sulle cornici di alcune porte possono essere scorti simboli alchemici e massonici, e anche nei dipinti appare spesso un misterioso figuro incappucciato.
“Probabilmente, qui si nascondeva qualcosa che in molti hanno cercato, ma senza successo”, ci ha spiegato Francesco Guglielmi, il sindaco, “il che giustificherebbe l’ampia frequentazione di Perinaldo da parte di iniziati esoterici: dal conte di Cagliostro, a Giambattista Oberti, allo stesso Napoleone Bonaparte, passando ovviamente per Gian Domenico Cassini”.
Secondo il giudizio del sindaco, questo oggetto del desiderio potrebbe essere un’antica e leggendaria kabbalah, tradotta in epoca medioevale da un miniaturista agostiniano, e ritrovata solo recentemente all’interno del Castello Maraldi. Una kabbalah (ma anche qabbalah oppure italianizzato in cabala) è un documento contenente insegnamenti relativi alla tradizione iniziatica ebraica.
“Siamo riusciti a esporre il documento, fotocopiarlo e scannerizzarlo in formato digitale”, ha proseguito il sindaco, “Ma poi, purtroppo, è stato venduto a nostra insaputa”.
L’intervista integrale nel video-servizio a inizio articolo.