Per la prima volta il Comune di Sanremo ha realizzato un censimento puntuale di tutte le strutture ricettive sul territorio. Il lavoro, che deriva dall’esigenza di un attento monitoraggio dell’imposta di soggiorno, condotto dagli uffici comunali su impulso dell’assessorato al turismo, ha rilevato dati sorprendenti.
Sono 1.077 le strutture ricettive censite, di cui una cinquantina gli alberghi. La crescita irrefrenabile delle strutture ricettive extra alberghiere è testimoniata anche dal +11% nel corso del 2021, anno caratterizzato dalla pandemia.
I dati arrivano al termine di un 2022 da record sotto il profilo turistico: nonostante i primi tre mesi dell’anno fossero ancora segnati dal Covid, Sanremo è tornata a veleggiare su 800mila presenza annue, frutto del tutto esaurito dei mesi estivi, di un’ottima primavera ma soprattutto di un autunno record (con i dati tra i più alti dell’ultima decade), grazie anche ad un lungo lavoro sulla destagionalizzazione e un calendario eventi molto ricco (soprattutto in riferimento a quelli sportivi). Di riflesso, vola anche l’imposta di soggiorno: nel terzo trimestre si attesta su circa 890mila euro, con la prospettiva di raggiungere il traguardo del milione per fine anno.
“La fotografia di oggi restituisce una città in continua crescita sul principale asset strategico, il turismo, e su tutta la sua filiera. Nonostante la pandemia degli ultimi due anni, la guerra in Ucraina, la chiusura di alcune rotte turistiche, la crisi energetica e la perdurante situazione autostradale, il 2022 di Sanremo fa registrare numeri importanti. Abbiamo prodotto il massimo sforzo per garantire il ricco calendario eventi messo in campo quest’anno, con il prezioso aiuto del Tavolo del turismo. E i risultati arrivano, il lavoro paga. La promozione dei grandi eventi, vedi lo scorso Festival, secondo me è stata un propulsore eccezionale”, commenta il sindaco Alberto Biancheri, che aggiunge: “Dobbiamo continuare su questa strada e stiamo già lavorando al 2023, con un Festival che si preannuncia molto importante”.
Il lavoro certosino di mappatura delle strutture ricettive ha permesso non solo di censire ed ottenere una panoramica aggiornata e dettagliata, ma anche di avere un controllo diretto e puntuale sul versamento dell’imposta di soggiorno. Dalle verifiche sono infatti emersi alcuni dati subito oggetto di approfondimento: in particolare risultano discrepanze tra quelli che alcune strutture hanno comunicato alla Questura e la relativa tassa di soggiorno versata in base alle presenze dichiarate, che avrebbe determinato un ammanco di circa 150mila euro sull’imposta versata, secondo i dati degli uffici comunali. Sulla discrasia rilevata sono scattati subito gli accertamenti del caso.
Altro dato che ha destato attenzione è quello scaturito dalle verifiche incrociate con alcuni portali dedicati (in particolare Booking): una trentina di strutture sarebbero infatti “fantasma”, non registrate e potenzialmente abusive. E di conseguenza sono scattati controlli a tutti livelli.
“Ringrazio gli uffici che hanno concluso il lavoro di censimento, uno strumento così capillare da permettere di avere nel dettaglio i dati sulle presenze, la permanenza, la regolarità delle strutture e dei pagamenti dell’imposta di soggiorno, e di portare alla luce eventuali anomalie o distorsioni. Un lavoro per noi fondamentale per avere un controllo ferreo e capillare sulla regolarità delle strutture ricettive”, dichiara l’assessore al Turismo Giuseppe Faraldi, che spiega: “Lo studio certifica la continua crescita dell’extra alberghiero, di pari passo con l’incremento del turismo a Sanremo ma senza che questo abbia tolto nulla alle strutture ricettive alberghiere: anzi, i dati ci confermano una crescita omogenea, segno che il boom delle case vacanze offre una valida alternativa ai turisti”.
In termini finanziari e di gettito sull’imposta di soggiorno, la continua crescita dell’extra alberghiero ha portato al pareggio con le strutture ricettive 4 stelle: circa 220mila euro.