Poteva non avere conseguenze l’affaire Bellini e le sue dimissioni dalla maggioranza l’altra sera in Consiglio Comunale a Sanremo? Potevano stare zitti i cinque esponenti del Pd che sostengono l’amministrazione Biancheri dopo che il loro capogruppo, Giorgio Trucco era stato sgridato dal suo segretario cittadino Maurizio Caridi per aver preso l’iniziativa di richiedere – anche lui – le dimissioni alla ‘mina vagante’ Bellini?
Ad ogni azione corrisponde una reazione, ma in questo caso sono state ben cinque le reazioni alle bacchettate di Caridi. Il vicesindaco Costanza Pireri, l’assessore Massimo Donzella, i consiglieri Mario Robaldo, Alessandra Pavone e lo stesso Trucco hanno rassegnato le loro dimissioni dal Pd per confluire in un gruppo autonomo e libero da lacci e lacciuoli partitici.
I cinque dissidenti hanno in sostanza sfiduciato pubblicamente Caridi eletto proprio un anno fa al posto di Marco Torre. Dopo aver incassato il colpo, Caridi si sta confrontando con i suoi uomini di fiducia e con le segreterie provinciali e regionali per un’inevitabile reazione al blitz di stamattina.
Biancheri tace, i dimissionari tacciono, i vertici locali del Pd anche. La maggioranza a Palazzo Bellevue resiste come resistono le deleghe ad assessori e consiglieri ex Pd che con questa mossa hanno forse compromesso il loro futuro nel partito leader della sinistra italiana, sposando in pieno la linea del sindaco almeno sino alla primavera del ’24 quando Biancheri saluterà la compagnia per dedicarsi agli affari suoi o a qualche ‘sirena’ dal canto irresistibilmente attraente.