“Mi hanno insegnato che prima di criticare gli altri occorre guardare sé stessi. E le parole del presidente Toti dimostrano che lui fa il contrario. A Ventimiglia il fenomeno migratorio lo conosciamo bene: il flusso di persone mosso dalla speranza di una vita migliore ce lo abbiamo sotto agli occhi giornalmente così come abbiamo sotto il nostro sguardo la mancata gestione del fenomeno. Il presidente Toti, che attacca i vicini francesi, sembra non voler ricordare in primis che la Liguria a Ventimiglia è frontiera e come tale è fisiologico sia raggiunta da decine di migliaia di persone in cammino all’anno e lui ha permesso, grazie ai partiti a lui alleati, lo smantellamento di quei presidi minimi di umana assistenza degni di un paese civile che con fatica avevamo creato quando amministravamo la città”, così il consigliere regionale del Partito Democratico Enrico Ioculano in risposta al post di Toti sui social sull’accoglienza dei migranti a Ventimiglia.
“Il presidente Toti sembra dunque accorgersi solo oggi che esiste un problema al principio della ‘sua’ regione, ma i primi a voler lasciare all’addiaccio le persone migranti sono stati i partiti e le persone che lui ha sempre appoggiato a Ventimiglia. Ha deciso scientemente di non occuparsi della questione migratoria e se oggi sul territorio non vi è una struttura in grado di fornire una prima assistenza, un ristoro, un bagno e un piatto caldo è grazie a questo disinteresse e all’ancor peggiore girarsi dall’altro lato. Detto questo, occorre superare la conflittualità su chi ha ragione o più ragione, su chi è più o meno bravo ed umano per rimettere al centro non la nostra visione di mondo ma le esigenze, umanissime e concrete, di queste persone. Perché è sbagliato continuare a dire che i Somali, per esempio, bisogna aiutarli a casa loro quando sappiamo che da 5 anni in Somalia/Eritrea non piove ed ormai è deserto. Ci sono tematiche su cui non possiamo più continuare a mettere la testa sotto alla sabbia”, conclude Ioculano.