Olio Roi Acqua S.Bernardo perde 11-9 lo spareggio contro Nocciole Marchisio Cortemilia che si aggiudica lo scudetto numero 100 della Serie A di pallapugno, confermandosi campioni per il terzo anno di fila. Da tutta la Olio Roi Acqua S.Bernardo Imperiese vanno i complimenti ai vincitori.
La formazione di Raviola ha il grande rammarico di non aver ‘azzannato’ l’avversario nel momento decisivo: sopra 9-7, ed in apparente controllo del match, ha subito il break per 4-0 che ha indirizzato l’esito a favore dei gialloverdi.
Pomeriggio di sole a Dogliani e ‘Porro’ riempito in ogni ordine di posto per il grande evento. Parte meglio la formazione di Vacchetto che si porta sul 3-1, poi il time-out rinsavisce i dolcedesi che agguantano la parità mentre cambia la battuta, da ‘piemontese’ a ‘ligure’, come avverrà ogni cinque giochi. Equilibrio che persiste anche nell’intervallo (5-5) dopo che l’Imperiese era riuscita a trovare il primo vantaggio dell’incontro.
Nella pausa dal gioco, la parata di stelle della pallapugno cattura l’attenzione del pubblico: premiati tutti i campioni d’Italia dal 1965 ad oggi, tra i quali anche Federico Raviola, Riccardo Aicardi ed Alberto Sciorella.
L’inizio della ripresa è favorevole all’Imperiese che va in vantaggio tre volte ma la quadretta piemontese è brava a rimanere sempre incollata. Sul 5-6 per i liguri, capitan Vacchetto viene colpito dai crampi ed il gioco si interrompe ben oltre il minuto del time-out medico. Il giocatore però ristabilitosi, grazie anche ad una successiva interruzione per soccorrere l’infortunato Rivetti, riprende il ruolo da protagonista senza alcuno strascico.
Raviola e compagni comunque sembrano giocare meglio, come testimoniato dal momentaneo 7-9 che fa vibrare il pubblico dolcedese. Ma Cortemilia, ai vantaggi, è cinica e ricuce lo strappo. Con il risultato di parità anche Federico Raviola accusa i crampi che lo limitano nelle giocate finali.
I piemontesi si prendono gli ultimi due giochi, ancora ai vantaggi, e così si aggiudicano il titolo.