Via libera della Giunta regionale, su proposta dell’assessore alla Difesa del Suolo Giacomo Giampedrone, ad uno stanziamento di 3.672.850 euro per il 2023 da destinare a sette Comuni liguri per interventi di messa in sicurezza dal rischio idrogeologico.
I Comuni interessati sono:
• nell’imperiese Chiusanico, con uno stanziamento di 240mila euro per lavori di mitigazione del rischio idrogeologico e idraulico con il ripristino dell’invaso artificiale esistente ai fini antincendio presso il santuario di N.S. della Neve, in frazione Torria.
• Nel savonese Cengio, con uno stanziamento di circa 1 milione di euro (913.850 euro) per la sistemazione della parete rocciosa a nord di via Roella (secondo lotto, primo stralcio).
• Nell’area metropolitana genovese i Comuni interessati sono tre: a Leivi sono destinati 592mila euro per interventi di mitigazione delle condizioni di pericolosità idrogeologica dell’abitato di Buggigo; a Ronco Scrivia sono destinati 397mila euro per la realizzazione del terzo lotto di completamento del miglioramento della funzionalità idraulica della dinamica torrentizia del torrente Scrivia; a Savignone sono destinati 830mila euro per il completamento dei lavori di adeguamento della tombinatura esistente nel tratto terminale del Rio Camiasca, in località Ponte.
• Nello spezzino, infine, sono stanziati 700mila euro per il Comune di Sarzana per un intervento di mitigazione del rischio idraulico del torrente Parmignola nel tratto compreso fra il viadotto autostradale e il ponte della SP432.
“Continua quel lavoro di tessitura e mitigazione del rischio idrogeologico – affermano il presidente della Regione Giovanni Toti e l’assessore alla Protezione Civile e Difesa del Suolo Giacomo Giampedrone – con opere strutturali per la messa in sicurezza di tutto il territorio. Queste azioni incidono non solo su situazioni emergenziali legate al passato, come nei casi di Sarzana, con l’intervento sul torrente Parmignola, o di Leivi, nell’entroterra del Tigullio ma anche su situazioni di vera prevenzione, in cui, come ad esempio a Cengio e a Ronco Scrivia, non si sono verificati eventi emergenziali ma ci sono criticità idrauliche che in questo modo vengono significativamente ridotte o superate”.
Nel dettaglio, per quanto riguarda Ronco Scrivia, con le risorse stanziate dalla Giunta viene finanziato il 3° lotto della messa in sicurezza di alcune aree attorno al torrente Scrivia. Questo intervento riguarda il completamento delle opere di messa in sicurezza idraulica dell’area dei campi sportivi, sulla sponda sinistra del torrente, dove si trovano anche alcune importanti attività produttive. Consiste nell’ultimazione delle opere nel tratto compreso tra il ponte di Pietrafraccia e il ponte ferroviario della linea Genova‐Milano: i lavori metteranno in sicurezza il torrente da quantità di acqua nell’alveo che, secondo i modelli statistici, possono verificarsi mediamente una volta ogni 200 anni.
L’intervento complessivo è suddiviso in 3 lotti funzionali: il primo, del valore di 900mila euro, cofinanziato dalla Regione per 850mila euro con risorse di Protezione civile. Il finanziamento del secondo lotto di lavori era invece stato ottenuto direttamente dal Comune attraverso la Città Metropolitana di Genova con fondi del ‘Bando Periferie’. L’intervento oggetto del finanziamento approvato nella riunione odierna della Giunta riguarda il tratto centrale, intermedio fra i due lotti già finanziati, e consiste nell’innalzamento dell’argine esistente di circa 1 metro.
Le risorse approvate dalla Giunta si aggiungono ai 300mila euro stanziati ieri attraverso il Fondo Strategico Regionale per un totale di circa 700mila euro.
In particolare, attraverso il Fondo Strategico è stata finanziata la realizzazione di un guado carrabile temporaneo nell’alveo del torrente Scrivia che garantirà il collegamento stradale tra le due sponde del fiume durante la fase di ricostruzione del ponte di Pietrafraccia, attualmente in stato di degrado: il progetto prevede la costruzione di una nuova infrastruttura sulle pile esistenti, con la demolizione dell’impalcato e la sua ricostruzione. I lavori sono iniziati nell’agosto scorso con interventi di consolidamento delle pile: Regione Liguria aveva stanziato inizialmente oltre 1,4 milioni di euro sempre dal Fondo strategico per la realizzazione dell’intervento (che ha un costo complessivo di 1,5 milioni).
Il costo complessivo della realizzazione del guado è di 310mila euro: consentirà di garantire la viabilità della zona anche durante le operazioni di demolizione e ricostruzione dell’infrastruttura.