Marco Calipa, capogruppo di maggioranza del gruppo consiliare “Cittadini in comune“, espone il progetto di riqualificazione di via Don Bosco:
“Sono sorpreso da quanto ho potuto leggere negli articoli usciti in questi giorni in merito alla riqualificazione di via Don Bosco. Il mio intervento vuole essere chiarificatore e scaturisce da preoccupanti inesattezze riportate nei suddetti articoli. Il progetto nasce dalla volontà di questa amministrazione di mettere in sicurezza il transito nel marciapiede di ponente, in particolare la parte più a nord verso la via Romana, nel quale le alberature esistenti impedivano il transito sia di pedoni che, soprattutto, di passeggini o sedie a rotelle obbligando al transito lungo la carreggiata. il nostro gruppo di conseguenza si è speso per coordinare tale intervento con altri, vedi il parcheggio della zona ricompresa fra la via Aurelia e la ferrovia, ricreando un perimetro urbano tale da poter richiedere i fondi previsti per progetti di Rigenerazione Urbana. Questo ha permesso l’amministrazione di munirsi di un progetto più ampio che poteva riqualificare l’intera via Don Bosco in coordinazione con il progetto per il recupero della vecchia Villa Comunale posta al centro della medesima strada ed, infine, l’interconnessione con la via Aurelia, la nuova rotonda e l’innesto con l’area di parcheggio posto al margine della farmacia dott. Goso. È chiaro che le preoccupazioni espresse dalla consigliera Giovanna Simonetta in merito al taglio delle alberature sono del tutto ingiustificate poiché ogni progetto urbano deve tenere conto degli standard previsti dalle normative che obbligano a mantenere le aree a verde esistenti. inoltre il gruppo consigliare che rappresento, è andato oltre, incaricando il dott. agronomo Claudio Littardi di voler affiancare i progettisti nell’individuare le nuove essenze verdi al fine di indicare alberature più adatte ai contesti urbani. Riguardo invece le perplessità rimarcate dal consigliere Perri nel suo articolo di ieri riguardo l’opportunità di prevedere la pista ciclabile in via Don Bosco e la sua pericolosità mi sento di indicare quanto segue: le piste ciclabili sono ormai una realtà consolidata sia negli ambienti outdoor delle zone in retroterra sotto forma di sentieri sia nelle zone più urbane per scopi turistici ma, soprattutto, per rendere più sicuri i percorsi del vivere quotidiano con mezzi alternativi alle automobili. Questo è il futuro ecosostenibile di cui tanto si parla e che un’amministrazione attenta come la nostra fortunatamente si propone di attuare in ogni proposta progettuale. La via Don Bosco è stata scelta per svariati motivi: intanto questo è il primo lotto di un percorso ciclabile che collegherà la passeggiata a mare con il centro storico e che andrà ad interconnettersi con il tratto, anch’esso di prossima realizzazione, già previsto lungo la zona del parcheggio “Goso”. In seguito verranno chiaramente progettati i tratti seguenti verso la vallata. per cui è chiaro che dal parcheggio innanzi detto non vi era via migliore onde prevedere il tracciato. È importante far notare che nei comuni in cui le ciclabili sono state realizzate da amministrazioni lungimiranti negli anni passati, si è riscontrato un evidente incremento dell’indotto; in altri termini abbiamo voluto donare alla via don bosco l’opportunità di visita e fruizione anche a persone alternative a quelle che per esempio già utilizzano le aree commerciali di via Roma. La ciclabile in questione è stata comunque progettata a congrua distanza dalle abitazioni, preceduta da un marciapiede di maggiori dimensioni rispetto a quello attuale al fine anche di proteggere i pedoni dall’immediata prospicienza alla strada carrabile e creando una zona meno esposta il tutto rispondente alle norme urbanistiche e di sicurezza vigenti.” Conclude Calipa: “Il progetto della riqualificazione di via Don Bosco fu mostrato anche ai consiglieri dei gruppi di minoranza, in un incontro organizzato ad hoc, e pertanto sia il consigliere Perri che la consigliera Simonetta ne conoscevano già i contenuti.”