Mettere in campo un fondo con risorse dedicate almeno per i prossimi due anni a disposizione delle aziende regionali dell’edilizia residenziale pubblica per far fronte all’aumento dei casi di morosità incolpevole determinati dal caro bollette. Questa una delle richieste contenute nel documento che è stato elaborato dal tavolo interregionale tecnico coordinato dall’assessore ligure Marco Scajola su ‘infrastrutture, mobilità e governo del territorio’ con particolare attenzione all’edilizia e inviato a Roma per essere sottoposto all’attenzione del nuovo governo.
“Siamo preoccupati per l’aumento dei casi di morosità incolpevole – spiega l’assessore all’Urbanistica della Regione Liguria Marco Scajola, coordinatore del tavolo interregionale – registrato a livello nazionale e legato all’aumento esponenziale delle bollette di luce e gas che determina l’impossibilità per un numero crescente di inquilini degli alloggi Erp di pagare l’affitto. Per questo la richiesta condivisa da tutte le Regioni al nuovo governo è di mettere al centro dell’attenzione questo tema e favorire, attraverso le aziende territoriali, il sostegno a queste famiglie, con la costituzione di un fondo dedicato di contrasto al caro energia e a supporto delle nuove povertà, scongiurando il rischio di ripercussioni anche sulle nostre aziende di edilizia residenziale pubblica che svolgono un ruolo fondamentale sul territorio”. Proprio su questo tema, domani, martedì 11 ottobre, l’assessore Scajola ha convocato i quattro amministratori delle Arte liguri per fare punto della situazione.
Tra i temi indicati nel documento, anche la necessità di promuovere la rigenerazione urbana e ridurre i fenomeni di marginalità sociale.
“L’obiettivo è quello di favorire il recupero del patrimonio di edilizia residenziale pubblica attraverso non solo la riqualificazione degli alloggi esistenti ma anche la possibilità di programmare interventi innovativi di rigenerazione urbana: su questo – sottolinea Marco Scajola – la Liguria è un modello nazionale grazie agli interventi realizzati sia a Genova con l’abbattimento delle cosiddette ‘dighe’ di Begato e la ricollocazione diffusa dei residenti sia alla Spezia con la riqualificazione degli edifici di via Bologna”.
L’obiettivo indicato nel documento è quello di realizzare interventi di rigenerazione con particolare attenzione agli aspetti sociali, al controllo del consumo del suolo, allo sviluppo di progettazioni innovative volte al rafforzamento della coesione sociale e al recupero della marginalità e delle fragilità sociali.
Tra gli altri temi sottoposti all’attenzione del nuovo governo, la necessità di interventi che favoriscano l’integrazione tra politiche abitative e sociali attraverso la gestione del patrimonio Erp; l’elaborazione di un Testo Unico Housing Sociale per il riordino del quadro normativo in materia di edilizia residenziale pubblica Erp e Edilizia residenziale sociale Ers; la razionalizzazione dei sistema dei vincoli nei progetti legati al PNRR attraverso una semplificazione dei procedimenti e l’introduzione del silenzio assenso; la razionalizzazione delle risorse finanziarie per l’attuazione dei programmi di Erp e Ers per garantire una risposta più efficace ai bisogni sociali anche attraverso interventi di manutenzione, efficientamento e recupero del patrimonio esistente oltre che di acquisto di patrimonio abitativo per azioni di sostituzione edilizia; l’eliminazione dell’Imu sugli alloggi sociali di edilizia residenziale pubblica.