“Abbiamo un esempio pratico di un’Italia che non funziona, di un’Italia che non ascolta i suoi cittadini”, commenta Confesercenti Ventimiglia. “Oggi sono passati due anni da quel giorno tragico in cui la tempesta Alex ha devastato il ponente ligure e il basso Piemonte e la val Roya francese. Due lunghi anni passati ad aspettare le azioni promesse, i risarcimenti previsti, le opere da ripristinare. Il resoconto è negativo, le risposte non pervenute”.
“Le aziende colpite – prosegue Sergio Scibilia, presidente cittadino di Confesercenti – con attività distrutte, alcune chiuse per sempre, ad oggi non hanno ricevuto un euro dalla competente Camera di Commercio. Siamo ancora a una fase istruttoria e si parla di tempi che si allungano fino alla fine dell’anno. Nel settore dei lavori pubblici la situazione è peggiore. È noto il ritardo sulla ricostruzione della passerella sul fiume Roja crollata. I collegamenti stradali con il Piemonte, malgrado il forte impegno della Francia nel loro territorio di competenza, sono isolati con la vicenda ‘italica’ del Colle di Tenda, tra scandali, progetti sbagliati e inutili parole. Non possiamo poi dimenticare la ‘gaffe’ internazionale con il Principato di Monaco. La Regione Liguria non è stata in grado di gestire la somma stanziata di 500.000 euro a favore del nostro territorio e ad oggi non si sa come verranno spesi”.
“Confesercenti nell’esprimere la propria rabbia e delusione con una sensazione di totale abbandono e di trascuratezza, non può esimersi dall’evidenziare un abbandono anche dei rappresentanti della politica, che non si sono impegnati per risolvere qualche problema. Dopo due anni sono rimaste le macerie, i debiti delle imprese, alcune serrande chiuse per sempre, con lo Stato italiano assente. Tutto ciò aumenta la sfiducia degli imprenditori verso le istituzioni e la mancata vicinanza della politica”, conclude Scibilia.