“È la tempesta perfetta”. Non usa giri di parole il segretario generale di Cgil Imperia Fulvio Fellegara nel descrivere il complicato momento che famiglie e imprese stanno attraversando.
Il caro bollette è un’enorme spada di Damocle sulla testa di milioni di italiani. Plurime le sentinelle d’allarme anche in territori vicinissimi a quello della provincia di Imperia: “A Savona le vetrerie hanno già annunciato il ricorso alla cassa integrazione da ottobre – spiega il segretario a Riviera Time“.
Già perché i costi aumentano giorno dopo giorno, andando a peggiorare una generale situazione già messa in crisi dalla pandemia covid-19 e dai riflessi del conflitto ucraino russo, costringendo le aziende a ricorrere allo strumento succitato o addirittura alla chiusura.
“Per tanti lavoratori arriverà un periodo in cui salgono le bollette, ma diminuiscono gli stipendi perché in cassa integrazione si percepisce una percentuale più bassa di salario – dice Fellegara. Una doppia incidenza negativa che non esclude il nostro territorio. Non abbiamo grandi industrie, ma la piccola e media impresa non è strutturata per resistere al caro bollette e quindi soffrirà moltissimo”.
Ma cosa si può fare per tentare almeno di tamponare questa situazione?
“Non è sufficiente dire finanziamo la cassa integrazione o una cassa in deroga – risponde. Bisogna trovare il modo di dare incentivi e aiuti economici alle famiglie e ai lavoratori. Per farlo si potrebbe sfruttare la tassazione dei ricavi extra che le aziende di settore stanno avendo sull’energia. Da un lato c’è infatti chi in Italia sta facendo business e guadagnando di più, ma non c’è nessun merito nel riuscire a vendere energia a un prezzo maggiorato rispetto a sei mesi fa. Chi ha questo surplus di guadagno, tutto derivante dalla bolla speculativa in atto, deve dare attraverso una tassazione che sia per tutto l’extra gettito. Se da maggio a oggi sono stati dati 200 euro, oggi tassando non il 25% ma tutto l’extra si potrebbero dare altri 600 euro a famiglie, pensionati e lavoratori. Ci aspettiamo da questo Governo, non da quello che verrà dopo le elezioni, una risposta immediata, non sappiamo se arriverà, ma noi siamo in campo. Se ciò non fosse fatto ci troveremo veramente di fronte a una crisi senza precedenti”.