I grampi, grossi delfini di 3-4 metri facilmente riconoscibili dai tipici graffi bianchi sul corpo, venivano avvistati ogni estate con una certa regolaritĂ nelle acque del Ponente ligure, ma gli incontri con questa specie negli ultimi otto anni si contano sulle dita di una mano. Grande Ăš stata quindi la sorpresa per lâequipaggio della motonave Corsara, la barca da whale watching della societĂ Golfo Paradiso che fa base ad Imperia, quando hanno avvistato un grosso gruppo di questi delfini a circa 16 miglia a sud di San Bartolomeo al Mare, su un fondale di oltre 2000 m di profonditĂ .
âErano almeno 60 animali, tra cui molti sub-adulti, cinque giovani e un piccolo di pochi mesi strettamente associato alla madre, che si spostavano verso ovestâ, racconta Jessica Picozzi, collaboratrice dellâIstituto di ricerca Tethys che questâanno ricopre il ruolo di biologa a bordo della motonave whale watching. âInsieme ad Alessandro Verga, il biologo solitamente a bordo della motonave che opera invece nel genovese, abbiamo cercato di fotografare le pinne dorsali del maggior numero di animali, sulle quali sono presenti segni distintivi che consentono il riconoscimento individualeâ.
Sabina Airoldi, responsabile delle ricerche che da oltre 30 anni Tethys svolge nel Santuario, Ăš stata immediatamente avvisata dello straordinario avvistamento e invitata da Franco Chiaschetti, Comandante della Corsara, ad imbarcarsi il giorno successivo nella speranza di incontrare nuovamente i grampi, diventati oramai rarissimi nellâarea. âQuando insieme a Jessica ci siamo rese conto che il piccolo gruppo di delfini in lontananza, a circa 14 miglia al largo di Bordighera, erano ben piĂč grossi delle solite stenelle striate, siamo immediatamente corse a prua con la macchina fotografica professionale messa a disposizione da Canon per foto-identificare i diversi individuiâ, racconta con evidente emozione Sabina Airoldi.
Ma quali sono i motivi della scomparsa dei grampi degli ultimi anni? Ă una reazione al disturbo di origine umana? Competizione con altre specie? Oppure qualcosa sta cambiando per altri motivi? Rappresenta un rischio per gli animali? Ă quello che i ricercatori stanno ancora cercando di mettere a fuoco ed ogni nuova informazione Ăš di cruciale importanza. âFondamentaleâ, dice ancora Jessica Picozzi, âĂš la preziosa collaborazione fra gli istituti di ricerca e gli operatori di whale watching, che ancora una volta hanno messo a disposizione dati preziosissimi nellâinteresse della salvaguardia dei cetacei dei nostri mariâ.
âStudio i grampi del mar Ligure dal 1988 e non li avvistavo da otto anni. La loro improvvisa scomparsa dalle acque del Ponente ligure ha destato notevole preoccupazione negli esperti e lâavvistamento di questo grande gruppo fa sperare nel loro ritornoâ, continua Airoldi facendo notare che âa differenza della tipica distribuzione di questa specie lungo la scarpata continentale a poche miglia dalla costa, dove le acque sono profonde tra i 500 e i 1000 m, gli ultimi avvistamenti nellâarea sembrerebbero indicare uno spostamento distribuzionale verso acque piĂč profondeâ.
Dai primi confronti fatti dalle due ricercatrici Tethys pare si tratti di individui diversi da quelli che regolarmente popolavano le acque del Ponente ligure. Il prossimo passo sarĂ confrontare le immagini degli individui foto-identificati con quelli dei cataloghi di diverse aree del Mediterraneo nella speranza di fare luce sulla loro provenienza.