Un concerto inusuale si terrà giovedì 18 agosto a Dolcedo, per la rassegna “Per le vie del Borgo”.
Si esibiranno Elena Buttiero e Francesco Giusta suonando due strumenti poco conosciuti ma di grande effetto, rispettivamente la spinetta e la ghironda, in un concerto dal titolo “La ghironda alla corte di Francia”
La spinetta è uno strumento a corde pizzicate, simile al clavicembalo, ma di dimensioni ridotte. Ha il suo momento di maggior diffusione nel Seicento. Mantiene tuttavia un posto di primo piano tra gli strumenti “domestici” fino all’Ottocento. Verdi, ad esempio, amava suonare proprio questo strumento. La spinetta è tornata in auge negli ultimi decenni grazie agli studi sulla prassi esecutiva antica ed al suo utilizzo nella musica contemporanea.
La ghironda (o vielle à roue) tra gli anni ’20 e gli anni ’70 del Settecento conosce il suo grande periodo d’oro nelle corti nobili e reali di Francia, in particolar modo a Parigi dove anche la regina Maria Leszcynska (moglie di Luigi XV) e una delle sue figlie Adelaide la suonarono.
La ghironda è uno strumento a corde sfregate. A differenza del violino, appartenente alla stessa famiglia, la ghironda non utilizza l’archetto per mettere in vibrazione le corde bensì una ruota, inserita internamente allo strumento, con funzione di archetto circolare. La ghironda è uno strumento completo e unico nel panorama degli strumenti attualmente in uso o del passato. È infatti in grado di produrre sia note di melodia, sia note di accompagnamento sia una base ritmica.
Presenta al suo interno vari tipi di corde:
• corde melodiche tastate tramite una tastiera che produce la scala cromatica con un sistema di tangenti;
• corde di bordone che producono una singola nota grave di accompagnamento;
• la trompette o corda ritmica che produce un suono percussivo attraverso una complessa tecnica esecutiva;
• corde simpatiche che vibrano unicamente per risonanza e donano un riverbero naturale aggiuntivo.
Francesco Giusta si affaccia al mondo della ghironda all’età di undici anni per poi specializzarsi nella tecnica studiando con alcuni dei massimi esponenti dello strumento quali Jean-François Maxou Heintzen, Patrick Bouffard, Grégory Jolivet, Germán Diaz, Thierry Nouat, Stéphane Durand, Valentin Clastrier, Marcello Bono, Tobie Miller. Ha suonato in varie formazioni, soprattutto nell’ambito di musica folk e medievale, ed è stato ospite di noti gruppi quali Lou Dalfin, Malanova e L’Orage. Ha inciso alcuni dischi (“En l’aire ailamont” nel 2011 e “Podre” nel 2013 con La Mesquia, “Balfolk” nel 2014 con Trigomigo) ed è stato ospite in “Bon Nadal Occitania” nel 2009, con Sergio Berardo, “Cavalier Faidit” nel 2011 con Lou Dalfin, “Santulubbiranti” nel 2015 con Malanova, “Medioevo Digitale” con L’Orage. Dal 2011 tiene regolarmente delle masterclass in Germania e corsi a Torino. Nel 2015 ha vinto il primo premio del concorso di ghironda solista del Festival Le son continue a Chateaux d’Ars, Francia. Ad oggi si esibisce con le formazioni Trigomigo, Controcanto e in progetto solista e insegna a Torino, Cuneo e Francoforte.
Elena Buttiero diplomata presso il conservatorio “G. Verdi” di Torino, ha tenuto concerti in molte città italiane, in Svizzera, Germania, Irlanda, Francia, Romania, Repubblica Ceca, Serbia, Stati Uniti, Canada, Tanzania, Argentina ed Uruguay. Ha pubblicato due CD in qualità di arpista con i “Birkin Tree”: “Continental Reel” e “A Cheap Present” con Carlo Aonzo ha pubblicato “Il mandolino italiano” nel Settecento e “Fantasia poetica”. Nel 2009 il duo ha ottenuto il premio regionale ligure, sez. Cultura, della Regione Liguria. Nel 2012 ha pubblicato il cd “Arethusa Consortium” con repertorio per due arpe celtiche e plettri, nel 2013 “Saluti dall’Italia” e nel 2015 “Lontano nel mondo” dedicato alle canzoni di Luigi Tenco. Nel campo della didattica ha pubblicato per l’editore Carisch/Hal Leonard il metodo di solfeggio “Il Centone”, il metodo di pianoforte “Primo Piano”, la “Piano Antologia” e la “Antologia pianistica a 4 mani”. Dal 1990 è docente di pianoforte presso la scuola media ad indirizzo musicale “Guidobono” di Savona.
In programma brani di Charles Baton (?-1758), Antonio Vivaldi (1678-1741), Michel Corrette (1707-1795) Philibert de La Vigne (1700 ca-1760 ca), Nicolas Chédeville (1705 – 1782), Charles Buterne (1710-1760) e Jean-François Boüin (V. 1716-V. 1781).