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Una meridiana che non segna l’ora del giorno, ma indica quante ne mancano al tramonto: è solo una delle peculiarità che si possono osservare girovagando tra i caruggi del borgo medievale di Civezza, nella valle del San Lorenzo.

Il caratteristico orologio solare, che prende il nome di meridiana italica, è datato 1580-1630 ed è posto nei pressi di una delle antiche porte di accesso al borgo. La sua funzione? Permettere agli abitanti di sapere quanto tempo mancasse al calar del sole, per non rimanere chiusi fuori dalle mura.

“È una rarità ormai – spiega la guida ambientale escursionistica Marina Caramellino – perché nel corso dei secoli le meridiane sono state coperte da intonaco e da pitture. L’abbiamo fatta restaurare, ma adesso abbiamo un altro problema, nel corso degli anni sono state costruite altre case di fronte e non prende più il sole. Verso la metà del ‘700, in cima a una casa, è stato costruito in cemento un animale a forma di gallo: nel suo occhio c’era uno specchio, poi caduto, che rifletteva il sole. Quindi la meridiana italica continuava a funzionare e le persone a non sbagliare l’orario di rientro nel borgo”.

Il prossimo passo, come ci spiega Marina Caramellino, è quello di restaurare lo specchietto all’interno dell’occhio del gallo, per far tornare in funzione l’antica meridiana italica di Civezza.