Grande successo per l’evento organizzato ieri sera dalla Proloco di Verdeggia che ha visto più di 200 persone risalire la valle Argentina fino al piccolo borgo del comune di Triora per l’incontro “Una valle in un mondo che cambia”.
Si è cominciato con le splendide immagini del duo Wildlife in Valle Argentina, alias Andrea Biondo e Magdalena Negro, che ha mostrato le bellezze e la preziosa biodiversità conservata nell’alta valle, terrazza alpina sul mare dal microclima unico, capace di regalare panorami e incontri mozzafiato.
A seguire l’intervento del meteorologo e divulgatore scientifico Luca Mercalli, che partendo dall’illustrare la situazione climatica che sta colpendo il Ponente ligure e l’Italia tutta ha poi parlato anche di un nuovo modo di poter abitare la montagna, legato sì a doppio filo con le mutazioni del clima, ma anche da accompagnarsi ad un diverso approccio alla vita di tutti i giorni.
Lapidario il giudizio sul futuro: mancano sette anni e mezzo alla data prefissata dall’Agenda dello Sviluppo Sostenibile, un 2030 che prevede l’abbattimento al 50% delle emissioni inquinanti. Risultati per ora pari allo zero.
I cambiamenti sono evidenti, anche quassù nella piccola Verdeggia che ha visto la quasi totale assenza di precipitazioni nevose; sulla cima del monte Saccarello (2200 mt s.l.m.) dov’è presente la più vasta prateria di rododendri europea, la fioritura è stata anticipata addirittura di un mese.
Segnali di un mondo che cambia. Forse però, il fatto che un giovedì sera ha visto più di 200 persone salire a 1.100 mt lontani dalla costa per assistere ad un evento culturale di sensibilizzazione sul tema può essere un bel segno di un altro cambiamento.
L’umanità è responsabile al 100% del cambiamento che il nostro pianeta sta vivendo, questa è un’arma a doppio taglio: fortuna perché abbiamo le chiavi in mano della soluzione, sfortuna perché se continuiamo a non far nulla sappiamo bene ciò che ci accadrà.