Dopo due anni di restrizioni e stop, almeno parziale, è ripartito il settore wedding. Tanti i matrimoni celebrati e festeggiati tra la primavera e l’inizio dell’estate.
Il divieto di ballo, i numeri contingentati, le liste per vaccinati e non sembrano ormai un ricordo e il 2022 pare effettivamente essere, come da pronostici, l’anno buono per la ripresa di un settore tra i più ridimensionati dal covid-19.
A confermarcelo è Enrico Calvi, presidente provinciale di Fipe Confcommercio e gestore di villa Roseto a Imperia, con il quale abbiamo fatto un generale punto della situazione.
“Dopo due anni davvero complicati i numeri parlano ora di una ripresa e di una proiezione sul 2023 davvero molto buona – spiega. Chi ha deciso di aspettare sente più sicurezze e garanzie per il prossimo anno, soprattutto la clientela estera. Molto è andato perso, ma tanto è stato sbloccato e recuperato quest’anno. Va però detto che i numeri degli invitati sono tendenzialmente più bassi rispetto al 2019 per generali difficoltà o casi di positività ancora, purtroppo, presenti”.
Calvi ha poi parlato del cosiddetto bonus matrimoni: “Nella parte di aiuti stanziati in questi anni il settore cerimonie, discoteche e divertimento notturno era rimasto indietro. È giusto tutelare e aiutare queste aziende che per due anni sono rimaste bloccate e danno lavoro a migliaia di persone. Per fortuna si è dunque intervenuti con le domande di ristori che si sono concluse qualche giorno fa”.