La Liguria è al secondo posto in Italia per tasso di occupazione relativo agli studenti che hanno concluso percorsi ITS. Lo dice il monitoraggio nazionale Indire (Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa) relativo ai corsi terminati nel 2020. La nostra regione ha una percentuale di occupati pari al 86,5% dei diplomati ed è preceduta in questa speciale e lusinghiera classifica soltanto dal Molise, che però ha avuto monitorato solo un corso e a fronte di una media nazionale che si assesta al 79,9%.
Complessivamente nel periodo più ampio, compreso tra il 2013 e il 2020, nel tasso di occupazione la Liguria con l’85% è al terzo posto dopo Veneto e Friuli Venezia Giulia. Nella classifica complessiva della qualità dei percorsi ITS terminati nel 2020 il nostro territorio si colloca in quarta posizione dopo Molise, Piemonte ed Umbria ricevendo una valutazione di 8,9/10 a fronte di una media italiana di 7,9.
Dall’analisi del monitoraggio Indire emerge anche che la Liguria è il territorio con il più alto tasso di iscritti provenienti da fuori regione (55,2%) a testimonianza dell’attrattività dei corsi proposti dalle sei fondazioni ITS presenti sul territorio ligure: Made in Italy della Spezia, ICT Digitale e Accademia della Marina Mercantile a Genova, l’ITS per l’efficienza energetica di Savona e i due ultimi nati, l’ITS Turismo del Tigullio e l’Accademia Ligure dell’Agroalimentare di Imperia.
“Questi dati – dichiara l’assessore alla Formazione di Regione Liguria Ilaria Cavo – sono una risposta efficace a chi chiede di accorciare il mismatch tra domanda e offerta nel mondo del lavoro. Confermano il trend degli ultimi anni e la bontà degli investimenti che questa amministrazione ha compiuto nel settore degli Istituti Tecnici Superiori. Dal 2016 ad oggi stati stanziati 12 milioni del Fondo Sociale Europeo. Nella prossima programmazione FSE si prevedono altri 20 milioni per finanziare i corsi delle fondazioni esistenti mentre per il Pnrr da un’analisi dei fabbisogni rispetto ai laboratori emerge una richiesta in Liguria pari a circa 24 milioni di euro”.
Questi dati arrivano mentre la legge di riforma del sistema ITS è in fase di approvazione definitiva: dopo essere stata approvata dal Senato, è all’esame della Camera dei Deputati e si prevede la sua approvazione definitiva entro il mese di luglio.
“Il sistema regionale degli ITS è già pienamente adeguato e pronto alle novità introdotte dalla nuova legge – conclude l’assessore Cavo. – Nel nostro territorio non sono presenti più di un ITS per area tecnologica e grazie anche agli emendamenti approvati in Senato e sostenuti con forza da Regione Liguria si è evitata una eccessiva scolasticizzazione delle fondazioni ITS la cui capacità nella programmazione dell’offerta formativa risulta rafforzata dal potenziamento del ruolo delle imprese”.