“Desideriamo ringraziare il direttore generale dell’ASL1 dott. Silvio Falco per quanto ha fatto durante un difficilissimo anno e mezzo di incarico. Le sue dimissioni sono sorgente di tristezza e di preoccupazione, e rinnovano la volontà di impegnarsi per una programmazione lungimirante della sanità sul nostro territorio”, dichiara la consigliere comunale d’opposizione a Bordighera, Mara Lorenzi.
“Avevo contattato presto il dott. Falco dopo la sua nomina a direttore generale dell’ASL1, perché molti colleghi di Torino che avevano lavorato con lui quando era direttore generale delle Molinette mi avevano anticipato che avrei trovato una persona di grande disponibilità e cortesia. Così è stato. In questo anno e mezzo non ho esitato a sottoporgli problemi e speranze, da deficienze del Punto di Primo Intervento del Saint Charles a impossibilità di prenotazioni specialistiche, necessità di adeguare i salari dei medici liguri, speranza di una Casa della Comunità al Saint Charles, Nuovo Ospedale di Taggia. Il dott. Falco mi ha sempre avvertito che non c’erano soluzioni facili, ma che avrebbe fatto quanto poteva. Di questa attenzione e cortesia personale e istituzionale sarò sempre grata. Con una dose di rimpianto per le iniziative che non andranno avanti”, commenta.
“Il dott. Falco ha dovuto gestire la difficile trattativa della privatizzazione del Saint Charles. Dopo ritardi e richieste inevase sulla formulazione del contratto, aveva chiesto ufficialmente che le procedure sulla privatizzazione fossero revocate perché nella bozza di contratto proposta dal gruppo ICLAS c’erano troppe inadempienze rispetto agli accordi iniziali, in particolare sul numero dei medici e organizzazione del lavoro. Ma il presidente della Regione e assessore alla sanità incalzato da sindaci del distretto di Ventimiglia ha voluto continuare il negoziato con il gruppo privato”, spiega Lorenzi. “Non conosciamo i motivi per cui il negoziato ha avuto bisogno di cosi tanto tempo e tanti avvocati. Rimane l’auspicio che soddisfare le richieste dei sindaci che reclamano il Pronto Soccorso al Saint Charles non voglia dire ignorare o aggirare le problematiche sollevate dal dott. Falco, magari attraverso un commissariamento dell’ASL1”.
“Questa è perciò l’eredità importante che il dott. Falco lascia a chi come me rappresenta cittadini: un monito a vigilare perché questo unicum della privatizzazione dell’ospedale Saint Charles, se si realizzerà, sia un’operazione trasparente, sostenibile, efficiente per la salute pubblica, e non onerosa per la finanza pubblica. E perché l’ASL1 rimanga l’ente autonomo che deve essere secondo la legge (D. Lgs. 502/92). Ringraziamo il dott. Falco per il grande lavoro durante la pandemia, e gli diciamo la nostra ammirazione per il coraggio e la coerenza con cui ha gestito una difficile circostanza”, conclude.