Settecentocinquanta accertamenti effettuati per abbandono rifiuti o conferimento fuori dalle normative previste, di cui centocinquanta grazie all’installazione di foto-trappole, nei soli primi cinque mesi dell’anno.
È il corposo bilancio delle sanzioni ambientali effettuate a Sanremo da inizio anno a fine maggio da parte degli organi preposti al controllo coordinato del territorio: Polizia Municipale, ispettori ambientali e Rangers d’Italia.
“Il controllo ambientale è un’attività che portiamo avanti da anni, in modo silenzioso, grazie ad una task-force che abbiamo creato qualche anno fa. Oggi abbiamo deciso di diffondere i dati perché non passi l’idea sbagliata che chi commette questo tipo di illecito rimane impunito. Al contrario: Sanremo è una città con un controllo del territorio molto forte anche sotto il profilo ambientale e settecentocinquanta sanzioni in cinque mesi lo dimostrano. È un’attività complessa che richiede appostamenti e videosorveglianza soprattutto in zone periferiche o collinari, e di questo voglio ringraziare Polizia Municipale, ispettori ambientali e Rangers d’Italia per il loro operato su questo fronte. Rimane paradossale – dichiara il sindaco Alberto Biancheri – dover destinare uomini, tempo e risorse a questa attività quando abbiamo due centri di raccolta gratuita, vari ecopunti sul territorio e un ottimo servizio gratuito di raccolta ingombranti a domicilio: nonostante tutto questo c’è una piccola minoranza che preferisce buttare rifiuti nei boschi o in mezzo alla strada, producendo un danno ambientale ed economico per tutta la collettività. Sappiano, questi incivili, che continueremo serrati nei controlli e nelle sanzioni, che possono prevedere anche la denuncia penale”, ha dichiarato il primo cittadino.
Tra le settecentocinquanta rilevazioni effettuate, la maggior parte rientra nella casistica delle violazioni amministrative, con sanzione pecuniaria fino a 500 euro. Tra i casi più eclatanti quello di una famiglia che durante la notte, nella Pigna, ha svuotato un intero appartamento abbandonando rifiuti e ingombranti in piazza Cassini.
Si tratta per lo più di abbandono rifiuti su strada, fuori dalle regole previste, cosa che arreca anche un grave danno in termini di decoro urbano. Ma ci sono stati anche alcuni casi di abbandono rifiuti inquinanti non domestici, da parte di ditte artigianali o imprese, per lo più in zone collinari o periferiche. In questi casi si è provveduto a denuncia penale, poiché trattasi di reato ambientale disciplinato dall’art.152 dlg 2006.
“Ringrazio tutti gli uomini preposti al controllo ambientale tra Polizia Municipale, ispettori ambientali e Rangers d’Italia. Da quando ho iniziato a lavorare nel ruolo di assessore all’ambiente – spiega l’assessore Sara Tonegutti – ho chiesto che vengano ulteriormente intensificati i controlli perché parliamo di un’attività fondamentale. Investire su questo fronte ha un triplice vantaggio: salvaguardare l’ambiente, tutelare il decoro cittadino e prevenire reati nocivi anche da un punto di vista economico, poiché ogni volta che dobbiamo recuperare abbandoni o bonificare zone fatte diventare discariche abusive, i costi si riversano sul servizio e sulla collettività”.