È arrivata a Cervo lunedì 6 giugno una delegazione di 14 studenti del corso di laurea interateneo di “Progettazione delle aree verdi e del paesaggio”, realizzato dall’Università degli Studi di Genova, Dipartimento DAD, dall’Università degli Studi di Torino, Dipartimento DISAFA, dal Politecnico di Torino, Dipartimento DIST, e dall’Università degli Studi di Milano, Dipartimento DISAA.
Gli studenti, che saranno a Cervo fino a venerdì, sono accompagnati dai docenti Roberto Bobbio, Francesca Mazzino e Fabio Manfredi e seguiranno un workshop intensivo sul campo.
Studenti e docenti sono stati accolti dal sindaco Lina Cha: “Dopo l’intervento, negli scorsi mesi, dell’Università di Vienna rivolto alle aree degradate – ha dichiarato il sindaco – siamo felici di accogliere un nuovo workshop accademico che guarda alla lettura del territorio: studenti e docenti sono i benvenuti a Cervo, auguriamo loro un lavoro proficuo”.
Cervo non è stata scelta a caso, ma perché nel borgo si respirano ancora oggi consistenti tracce di un patrimonio storico che potrebbe diventare la base di uno sviluppo diverso: non più “periferia” di grandi centri balneari, ma nuova centralità imperniata su valori diversi che partono dal paesaggio mediterraneo e dai suoi elementi ancora così evidenti.
“La dimensione del gruppo in questo workshop intensivo, con 14 studenti, è ideale per approfondire la collaborazione e il contatto diretto tra docenti e studenti – ha spiegato uno dei docenti presenti a Cervo, il prof. Roberto Bobbio – i ragazzi si misureranno su un territorio scelto non solo perché Cervo ha uno dei centri storici meglio conservati della Liguria, ma anche perché qui è ancora percepibile il rapporto con il paesaggio, ed è ancora visibile uno degli ultimi punti di contatto tra costa ed entroterra. Lavoreremo sulla costa, ma non grande attenzione a quello che c’è dietro: la rete di relazioni che hanno fatto la Liguria e di cui tendiamo a dimenticarci, i rapporti tra mare ed entroterra che hanno costruito questo territorio».
“Abbiamo scelto come tema del workshop la valorizzazione della fascia costiera, sulla via ferroviaria dismessa – ha aggiunto la prof. Francesca Mazzino – quanto questa nuova possibile connessione potrà attivare una maggiore valorizzazione tra costa ed entroterra? Gli studenti individueranno elementi che possano riqualificare alcuni tratti del paesaggio, trovando così la possibilità di offrire anche esperienze diverse di turismo verde, dolce e attento alle dinamiche ambientali e ai valori del paesaggio. Un modo di concepire il turismo più responsabilmente anche dal punto di vista della sostenibilità, per Cervo un elemento di grande valore perché qui sono ancora conservati i caratteri di autenticità di una vita che non riproduce i grandi luoghi di villeggiatura e le loro problematiche di grossi centri congestionati. Un borgo come Cervo può offrire un’esperienza diversa non solo ai turisti, ma a noi liguri”.
Dopo alcuni sopralluoghi, in questi giorni gli studenti, in arrivo da diverse regioni d’Italia, seguiranno una serie di seminari tenuti dai docenti. Il workshop, che coinvolge quattro gruppi di lavoro con indirizzi differenti, vedrà come ultima tappa proposte e ipotesi di valorizzazione che dialoghino in sintonia con il luogo, individuandone radici e significati, nonché proposte da concretizzare come volano di sviluppo e potenzialità trasformative per il borgo di Cervo.
Nel video servizio di Riviera Time le interviste ai docenti: Francesca Mazzino, Roberto Bobbio e Fabio Lanteri.