Da Ventimiglia, a Breil, a Tenda, a Limone, poi a Cuneo. Su questa linea ferroviaria antica e rilanciata tante volte, il fischio triplice di un treno storico, che diventa la urgente attualità di oggi, rilancia un grande piano europeo, transfrontaliero, ecosostenibile. Parte imbandierato con i tricolori italiano e francese sulla sua motrice “vintage” con la banda che suona e i 450 passeggeri-invitati che applaudono.
Ma la storia diventa subito impegno a trasformare questa tratta ferroviaria Ventimiglia-Breil-Tenda-Limone-Cuneo, che vuol dire anche per estensione Torino-Monaco-Nizza-Imperia-Sanremo, in un vero manifesto di intenti.
Sabato 14 maggio il treno si arrampica verso le montagne con tutto il suo carico di storia e programmi nuovi grazie al progetto Alpimed Mobil, finanziato all’interno di un programma europeo di Cooperazione Italia Francia Alcotra, spinto dalla Regione Liguria, condiviso dalla Regione Sud francese, dal Metropol francese, dalla Provincia di Imperia, da tutti i Comuni francesi, piemontesi e liguri, questi ultimi coordinati da Anci Liguria. Sotto la regia efficace della Fondazione Ferrovie dello Stato.
Il treno viaggia carico di autorità competenti e impegnate, italiane e francesi, che “firmano” a bordo e poi perfino a terra, nelle soste alle stazioni e infine nella grande piazza di Cuneo una specie di “patto di ferro” per trasformare la rievocazione in un impegno, costruito con i mattoni del recente accordo del Quirinale tra Francia e Italia, firmato a Roma tra Mattarella e Macron anche sulla materia dello sviluppo comune ecosostenibile.
Organizzato dalla Fondazione Ferrovie dello Stato e dal suo direttore generale, Luigi Cantamessa, benedetto da Sergio Scibiglia, presidente della Fondazione Giuseppe Biancheri, l’uomo e parlamentare che inventò il treno, il convoglio “Cento porte” viaggia su quella ferrovia spericolata e affascinante che lega tanti territori tra la bellezza dei parchi, le difficoltà orografiche, perfino gli esiti dell’ultima terribile tempesta Auxelle che fulminò quel territorio il 3 ottobre del 2018.
L’obiettivo attraverso questo viaggio è di farlo diventare un treno turistico permanente tra quei territori, ma anche di incrementare tra Italia e Francia, in una sintonia di territori, ma anche di aziende ferroviarie, il numero dei treni per ridare forza al trasporto pubblico quotidiano, che migliori il servizio pubblico e dia valore agli scambi culturali-ambientali in una terra “meravigliosa”.
Durante il viaggio andata e ritorno, con soste fortemente simboliche sul territorio italiano e francese e infine a Cuneo, un ampio dibattito, svolto nella carrozza di rappresentanza del treno intorno a un grande tavolo, ha unito molte voci e molte rappresentanze italo francesi, piemontesi, liguri e imperiesi nella promessa comune di trasformare le intenzioni in un piano concreto e immediato.
Lo ha chiesto con forza una delle anime dell’intera operazione, Claudio Scajola, presidente della provincia di Imperia e fautore da sempre dalla sintonia Imperia-Nizza-Cuneo, forte della sua capacità di relazione con i governi francesi di ieri e di oggi. Lo ha sottolineato Jean Pierre Serrus, vice presidente delegato ai Trasporti della Regione Sud Provenza Alpi e Costa Azzurra, insieme a Laurence Boetto Forestier, delegata dalla stessa Regione alle comunicazioni transfrontaliere.
Ha battuto il chiodo con forza Gianni Berrino assessore ai Trasporti della Regione Liguria, insieme all’onorevole Flavio di Muro e alla consigliera regionale ligure Mabel Riolfo. E a Cuneo, nella grande piazza della Stazione, ha parlato con forza un sindaco del calibro di Federico Borgna, che è anche presidente della Provincia.