I sindacalisti Giorgio Merlino della FISTel Cisl Liguria ed Enzo Cioffi della Uilcom Uil Imperia sono intervenuti con una nota stampa congiunta, di seguito riportata, a seguito della nostra intervista al presidente della Fondazione Orchestra Sinfonica di Sanremo, Filippo Biolè, del 27 aprile.
“Il 27 aprile 2022 su Riviera Time è stata trasmessa un’intervista rilasciata dal presidente della Fondazione Orchestra Sinfonica di Sanremo Filippo Biolè, nella quale lo stesso ripercorreva i risultati dal suo punto di vista, ottenuti in questi primi dieci mesi di gestione dell’attuale C.d.A., ed elencava una serie di strategie future di rilancio della Fondazione. Ora senza entrare nel merito dei contenuti esposti dal presidente, lo faremo nei confronti specifici quando (si spera) ci saranno, le scriventi vogliono però far presente quanto segue.
Nell’intervista il presidente della Sinfonica dichiara di avere “ottimi rapporti con le organizzazioni sindacali” e cita “i confronti che fin da subito ci sono stati”; per quanto riguarda Cisl e Uil questa analisi non è condivisibile. Ad oggi, dopo dieci mesi dall’insediamento del nuovo Cda, si sono tenute due sole riunioni sindacali, di cui la prima puramente di presentazione e la seconda, ad agosto dello scorso anno 2021, nella quale si è semplicemente elencati tutta una serie di temi da trattare, ma poi mai affrontati malgrado le nostre richieste di incontro. Di fatto una riunione operativa in dieci mesi, che riteniamo sia largamente insufficiente per dichiarare di avere “ottimi rapporti”. La Fondazione Sinfonica di Sanremo è una realtà complessa che ha bisogno di costanti relazioni industriali.
Negli incontri da noi avuti con l’assessore al Turismo Faraldi e l’assessore al Bilancio Rossano, abbiamo specificatamente fatto presente questa situazione e dagli stessi abbiamo ottenuto garanzia di un loro intervento, ma evidentemente nemmeno l’amministrazione comunale riesce ad ottenere risultati in tal senso, in un silenzio che appare alquanto complice. All’amministrazione comunale ricordiamo, come già successo molte volte nel passato della Fondazione, che sarà nuovamente lei a dover farsi carico di tutte quelle mancanze che dovessero palesarsi per effetto di gestioni che non producono i risultati economici sperati, qualora ci fossero.
Al presidente infine chiediamo di dare seguito alle sue parole ripristinando quanto prima le corrette e dovute relazioni industriali nell’interesse di tutti i lavoratori della Fondazione dei quali non siamo “intermediari”, ma legittimi e titolati rappresentanti. I temi da trattare sono molti, dal bilancio alla pianta organica, la gestione del Palafiori, il futuro della Fondazione”.