Un’affascinante storia su un campione rappresentativo della Belle Époque e degli stranieri che hanno cambiato il volto della Riviera: è “Il sogno babilonese” di Enzo Barnabà (Infinito edizioni), che verrà presentato sabato 7 maggio al museo civico di Palazzo Nota (ore 17).
Durante la Belle Époque il “sogno babilonese” dei milionari inglesi (e non solo) era creare in Riviera e in Costa Azzurra delle ville, dette château, circondate da giardini a strapiombo sul mare che sostituivano le coltivazioni tradizionali, facendo pensare ai giardini pensili realizzati da Semiramide a Babilonia.
Lo Château Grimaldi è una magnifica enclave internazionale di tre ettari in territorio italiano ma attaccata alla frontiera francese, dove hanno abitato il ginecologo inglese James Bennet (che vi ospitò la regina Vittoria), Romaine Brooks, la pittrice amata da D’Annunzio, fino al chirurgo Serge Voronoff che coltivò il sogno dell’eterna giovinezza.
A dialogare con Barnabà, la critica letteraria Elisa Veronesi.
Sabato pomeriggio sarà presente l’assessore alla cultura Silvana Ormea.