È da poco terminato il vertice in prefettura volto a stabilire le operazioni di rimozione dell’ordigno bellico rinvenuto sabato 23 aprile nell’alveo del torrente Argentina, tra Riva Ligure e Taggia. Presenti i sindaci Giorgio Giuffra e Mario Conio, il vicesindaco di Sanremo Costanza Pireri, il Prefetto Armando Nanei, il direttore dell’Asl1 Imperiese Silvio Falco e gli artificieri di Fossano.
La data stabilita per le operazioni di rimozione è, salvo successivi cambiamenti, domenica 15 maggio, giorno in cui verrà evacuata tutta la zona compresa nel raggio di 1,5 km. La durata stimata dell’intervento è di circa 10/12 ore. Secondo quanto emerso la bomba, risalente alla seconda guerra mondiale, presenta una spoletta (congegno che ne provoca la detonazione) in buono stato e una in condizioni critiche. L’ordigno verrà probabilmente fatto brillare in una cava dell’entroterra.
Tra le criticità maggiori, come sottolineato dal direttore dell’Asl1 Silvio Falco al termine dell’incontro, sarà la gestione del piano di evacuazione per i residenti in isolamento positivi al covid-19 e per gli anziani alloggiati nelle Rsa.
“Si tratta di un’operazione che comporterà inevitabilmente dei disagi – commenta il sindaco Giorgio Giuffra – aiuteremo la cittadinanza ad affrontare le criticità. Non ci sono alternative, di conseguenza occorre mettere in atto tutte le misure indicate dagli specialisti. È vero che ci saranno disagi, ma al contempo ci sentiamo sicuri per la salvaguardia della popolazione residente nella fascia indicata come a rischio”.