Si parla molto in questo periodo di alcuni casi di epatite acuta di origine sconosciuta che sta colpendo i bambini in più paesi del mondo. L’età dei bambini colpiti da questa patologia è compresa tra un mese e i 16 anni e in alcuni casi è stato necessario un trapianto di fegato. Ad oggi sono stati segnalati 169 casi di epatite acuta di origine sconosciuta.
Per capirne di più siamo andati a parlare con il professor Gianfranco Trapani. “Questa epatite acuta nei bambini esiste – afferma. – È arrivato proprio ieri (lunedì 2 maggio, ndr) un documento dal Ministero della Salute nel quale sono riportati tutti i casi, che sono 169 nel mondo di cui 4 in Italia. Il problema è la percezione che ne abbiamo, in questo momento stiamo cercando di capire che impatto possa avere sui nostri bambini. Quello che devono fare le persone è principalmente non avere paura, mantenere le norme di igiene e se ci sono problemi chiamare il medico, i sintomi sono all’inizio estremamente banali come quelli della gastroenterite, però la differenza è che il bambino continua a stare male, peggiora e non si ferma in pochi giorni”.
“La patologia di epatite acuta di origine sconosciuta – precisa Trapani – non ha nessuna correlazione con il Coronavirus, su 169 bambini colpiti, solo 20 avevano contratto SARS-CoV-2, inoltre si è visto che non c’è nessuna relazione tra questa malattia e il vaccino perché la maggior parte dei bambini che l’hanno contratta non erano vaccinati”.
L’intervista completa nel video a inizio articolo.